Ci sono voluti 75 anni per raccontare al cinema la storia di Norma Cossetto, giovane istriana, torturata, violentata e uccisa dai partigiani titini nel 1943.

A tracciarne il ritratto è il film indie Red Land – Rosso Istria, opera prima di Maximiliano Hernando Bruno, che dopo l’anteprima al lido nello spazio Regione Veneto, e la prima mondiale a Roma, uscito il 15 novembre con Venice Film, anche produttrice.

La protagonista è Selene Gandini, con, fra gli altri, Franco Nero, Geraldine Chaplin, Sandra Ceccarelli, Romeo Grebensek, Eleonora Bolla e Vincenzo Bocciarelli.

Norma Cossetto, alla quale nel 2005 Carlo Azeglio Ciampi ha attribuito la Medaglia d’oro al Merito Civile, è stata una delle migliaia di vittime dei massacri delle foibe, cui si aggiunsero circa 350 mila italiani esuli dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia. “Spero il film possa colmare il vuoto emozionale con cui molte persone si relazionano al dramma delle foibe. Bisogna far ascoltare queste urla di morte e urlare insieme a loro” dice il regista.