Un mega assegno da tre miliardi di euro intestato alla Regione Sardegna e firmato dal ministro dell’Economia Giovanni Tria.

I Riformatori sardi lo hanno srotolato sotto il palazzo del Consiglio regionale a Cagliari per sensibilizzare le altre forze politiche della coalizione di centrodestra sulla battaglia sulle accise. L’importo corrisponde “all’entità del credito cui la Regione avrebbe diritto se venisse riconosciuta la quota di compartecipazione sulle accise gravanti su tutti i prodotti petroliferi fabbricati e consumati nell’Isola”.

“Vorremmo che tutto lo schieramento sostenesse un principio sancito dall’articolo 8 dello Statuto, fino a oggi disatteso”, spiega durante il flash mob il coordinatore regionale dei Riformatori, Pietrino Fois.

“Ogni anno nel bilancio nazionale vengono stanziati 25 miliardi di accise – argomenta – di questi il 20% dovrebbe essere automaticamente trasferito alla Sardegna”. Oggi, invece, “lo Stato trasferisce alla Regione solo le accise calcolate sulla benzina e sul gasolio”. I Riformatori presenteranno in Finanziaria un emendamento da 3 miliardi. “Contiamo sull’apporto di tutto il centrodestra – dice Fois – e comunque ricordo che nella manovra 2014 venne votato all’unanimità l’inserimento di un miliardo per le accise, quindi inviterei il centrosinistra ad essere conseguente”. Se la proposta di modifica venisse approvata, la finanziaria sarebbe impugnata dal Governo e si andrebbe di nuovo di fronte alla Corte Costituzionale che in passato, sulla stessa questione, si è pronunciata a favore della Regione Sicilia.