Quattro anni e mezzo di reclusione per atti sessuali con un minore. E’ la condanna inflitta, al termine del processo con rito abbreviato, ad un disabile sessantenne di Cagliari che era stato arrestato a febbraio di quest’anno dai carabinieri della stazione di San Bartolomeo – guidati dal maresciallo Mauro Secci – perché abusava di un quattordicenne.

Secondo l’accusa, in aula con la pm Nicoletta Mari, l’imputato, invalido e costretto su una sedia a rotelle, avrebbe costretto il ragazzino, suo vicino di casa, a subire le sue attenzioni morbose. L’adolescente e la madre si sono costituti parte civile con gli avvocati Gianfranco Piscitelli e Ester Deplano. La gup Maria Gabriella Muscas ha accolto in gran parte la richiesta di pena della pubblica accusa: dai 5 anni sollecitati ne ha dati 4 e mezzo.

Riconosciuta immediatamente anche una provvisionale di 30 mila euro al minore e alla famiglia. Dopo la denuncia della madre del ragazzo, l’uomo era stato arrestato su ordine di custodia cautelare del Gip, che gli aveva concesso i domiciliari.