Quattro sconfitte nelle ultime cinque gare, tre partite perse nelle ultime tre uscite, l’imbattibilità e il primato nel girone H della Fiba Europe Cup ceduti, una trama tattica, agonistica e mentale da tessere di nuovo daccapo, immediatamente ma senza farsi prendere la panico. Nonostante la superiorità sia netta, la Dinamo Sassari Banco di Sardegna non si presenta all’ultima gara della regular season europea senza motivazioni.

Sebbene si parta dal 104-69 dell’andata, per riprendere la testa del gruppo bisognerebbe sperare in una improbabile sconfitta dello Szolnoki Olaj a Leicester. Domani alle 19 la Dinamo giocherà ancora in Ungheria, a Szombathely, sul campo del Falco Vulcano, già battuto al PalaSerradimigni. La partita in sé significa ben poco: anche vincere potrebbe non bastare per finire al primo posto. Ma coach Vincenzo Esposito e i suoi ragazzi hanno assolutamente bisogno di interrompere la striscia negativa.

C’è la necessità di riprendere il percorso di maturazione di un progetto tecnico-tattico che tra il precampionato e l’inizio della stagione ufficiale aveva fatto illudere i più. E che ancora, al di là delle pessime prove di queste ultime settimane, fa ben sperare. “Abbiamo bisogno di vincere sia per il morale che per recuperare la fiducia smarrita nelle ultime settimane – conferma il tecnico casertano alla vigilia della seconda trasferta ungherese di fila – Il nostro atteggiamento dovrà prescindere dal livello dell’avversario – assicura – perché il risultato e l’atteggiamento difensivo sono gli aspetti principali da riscattare rispetto alle ultime prestazioni”.