“Non vengo a far miracoli o da messia” o “a imporre o a incoronare nessuno”, dice il leader leghista Matteo Salvini, intervistato da un noto quotidiano sardo alla vigilia della sua visita nella regione: “Io vengo ad ascoltare. Poi se mi chiederanno un parere alla fine lo darò. Ma la scelta sarà esclusivamente sarda e io vengo in punta di piedi”.

Christian Solinas? “L’ho conosciuto, l’ho apprezzato e lo stimo per il lavoro che ha fatto prima in Sardegna e da qualche mese a Roma”, risponde, “ci sono anche altre persone in gamba che si fanno avanti e quindi che vinca il migliore”. E’ critico anche con la riforma del sistema sanitario fatta dalla Regione: “Sulla sanità hanno fatto un piano di tagli che ha cancellato aziende e servizi”, “senza promettere miracoli credo si debbano garantire i servizi essenziali. Soprattutto visti i collegamenti che ci sono in alcune zone della Sardegna. Per me è sbagliato centralizzare tutto in una terra di autonomia”.

Quanto alle infrastrutture, “so che la Regione ha dato il suo via libera e il suo sostegno” al metanodotto, osteggiato dal M5S: “È antistorico che la Sardegna sia l’unica regione in Italia a non avere il metano. Mi faccio carico di parlarne con i colleghi al governo – afferma il vicepremier -. Da autonomista ritengo che debbano essere i territori a decidere su alcune scelte che li riguardano come sanità e infrastrutture”. Stesso discorso per la Sassari-Alghero, per la quale è favorevole alla quattro corsie: “La strada l’ho fatta più volte. Mi sembra un non senso farla a due corsie. È chiaro che c’è un governo in cui andiamo d’accordo su quasi tutto, ma su qualcosa abbiamo visioni diverse”.