“I segretari regionali del Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana e del Partito Comunista Italiano hanno preso atto della deriva populista e reazionaria fomentata dalle destre e hanno altresì condiviso la valutazione negativa sul governo regionale degli ultimi cinque anni e sulle scelte da esso compiute relativamente alla sanità, all’urbanistica, all’assetto degli enti locali, alla legge elettorale e in generale alle prospettive per la Sardegna”, inizia con questo duro attacco alla Giunta Pigliaru il comunicato dei partiti della sinistra sarda.

Le forze politiche hanno convenuto sulla necessità di costruire un’alternativa politico-programmatica a partire dall’unità delle forze di sinistra e autonomiste, aperta all’associazionismo e ai movimenti, per proporre un nuovo progetto per la Sardegna”, affermano nella nota Pierluigi Mulliri, Paolo Antonio Licheri e Giuseppe Ibba.

“Su tali contenuti le tre forze intendono convocare, in tempi brevi, un’assemblea regionale aperta a tutti i soggetti già citati per approfondire e definire i principali obiettivi programmatici e le eventuali possibili alleanze”, conclude la nota.

Con tutta probabilità, sembra essere il trampolino di lancio per la candidatura di Massimo Zedda come leader della nuova coalizione in vista delle regionali di Febbraio 2019.