Parte da Macomer la campagna elettorale delle Primarias, ideate dal Partito dei Sardi. I cinque candidati per la carica di presidente della Regione alle primarie nazionali sarde, il segretario PdS Paolo Maninchedda, Gian Paolo Casula, Matteo Murgia, Giovanni Panunzio e Antonio Sardu, hanno richiamato oltre 600 persone, tra amministratori , sindaci e gente comune, per presentarsi alla competizioni e mettere a confronto le proprie idee.

Un percorso che, in vista delle regionali di febbraio, è stato anticipato da un confronto sulla Nazione sarda e riforme tra Maninchedda, Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Gianni Marilotti (M5S), Giovannino Deriu (Prc) e Andrea Pubusa. “Prima la Nazione poi i candidati – ha detto Maninchedda, mentre a Milis Massimo Zedda dava la sua disponibilità a scendere in campo con il centrosinistra – Il referendum sulla nazione è il terreno delle alleanze. Il Pd e le forze moderate liberali e laburiste accettino la sfida e parlino della questione sarda come questione politica”.

“Non sono le ambizioni personali che possono frenare un processo storico – ha aggiunto il leader del PdS – Se ci fosse una giovane Eleonora d’Arborea o un giovane capace di interpretare e sostenere la Nazione Sarda io lo o la aiuterei a fare mille passi avanti. Ma prima la libertà, le istituzioni e i diritti. Le scelte storiche si fanno con coraggio e senza calcolo. Noi – ha spiegato soprattutto all’indirizzo di Zedda e del Pd – terremo le alleanze aperte fino all’ultimo minuto, ma è decisiva la posizione di sostegno alla coscienza nazionale dei Sardi”. Secondo una prima degli organizzatori sono “migliaia le richieste dall’estero di accreditamento per votare per la Nazione Sarda”. Le consultazioni si terranno on line dal 6 al 16 dicembre.