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Matteo Salvini non lo ha indicato come candidato governatore del centrodestra durante la sua visita in Sardegna, attendendo che i partiti si esprimessero in Sardegna, ma oggi gli esponenti della coalizione hanno dato l’investitura ufficiale a Christian Solinas, aprendo il 34/o congresso del Partito Sardo d’azione che dovrebbe riconfermare il senatore di Lega-Psd’Az nuovamente alla guida dei Quattro Mori.

Manca solo l’ufficialità del tavolo di centrodestra, ma ormai sembra fatta per quello che suona come l’avvio della campagna elettorale nel giorno in cui Massimo Zedda scende in campo e, contestualmente, si apre il percorso delle Primarias. Il primo a dare l’ok a Solinas è il coordinatore di Forza Italia Ugo cappellacci, che lo aveva chiamato nella sua Giunta come assessore dei Trasporti: “E’ l’uomo giusto”, dice. Subito dopo gli fa eco il leader dell’Udc Giorgio Oppi che indica Solinas come “candidato della coalizione di centrodestra”.

Nel frattempo il senatore Psd’Az parla ai microfoni del Tgr Rai della Sardegna di una Regione che deve essere “vicina ai bisogni alle esigenze dei cittadini. In questi anni abbiamo visto una politica parlare un linguaggio diverso dai problemi della gente che si aspetta una buona sanità, zero liste d’attesa, continuità territoriale e zona franca – osserva – torniamo fra la gente e la cosa bella è stata oggi vedere tanta presenza di cittadini: ci siamo per restituire loro una speranza che ci sia più lavoro e che si possa stare bene in quest’Isola senza dover emigrare”.

La convocazione del prossimo tavolo della coalizione di centrodestra è imminente. Lo fa sapere il coordinatore del tavolo, il deputato della Lega Eugenio Zoffili. “Sarò a Cagliari stasera, anche per prendere parte al congresso del Psd’Az”, ha detto. Oggi il segretario del Psd’Az, Christian Solinas, è stato acclamato dagli alleati presenti alla prima giornata della manifestazione. “Acquisisco questi pareri di forte gradimento verso Solinas espressi da alcuni rappresentanti del centrodestra – spiega Zoffili – al prossimo tavolo ascolterò anche chi, tra le undici sigle in campo, non si è ancora pronunciato”.

D’altra parte, anche ieri lo stesso leader della Lega, Matteo Salvini, ha chiarito che il nome non sarà calato dall’alto, ma devono essere i sardi, e quindi lo stesso tavolo che riunisce le forze dello schieramento, a farlo. Resta il fatto che il candidato governatore dovrà essere in quota Lega. “Prima ancora, infatti – ha concluso il deputato del Carroccio – ascolterò i 35 coordinatori del mio partito presenti nel territorio”.