C’è chi si è portato dietro la passione da bambino, chi a furia di giocare con i figli ha iniziato a costruire castelli e astronavi e chi invece non ha mai smesso di pensare alle infinite possibilità che offrono quei mattoncini dai mille colori e dalle mille forme. I “Lego” hanno invaso Selargius, nell’hinterland di Cagliari, trasformando l’istituto Salesiani in una immensa area giochi. E non solo per i più piccoli.

I sette appartenenti all’associazione Karalisbrick, mattoncino su mattoncino hanno realizzato scenari di fantasia, copie fedeli di scene di film, città, ma anche monumenti della Sardegna, come la Torre degli Elefanti che svetta nel centro storico di Cagliari. Le centinaia di visitatori hanno la possibilità di ammirare un’intera città con una Chinatown, attraversata dal treno in movimento e dotata di ristorante sushi. Ancora, un mega castello medievale riprodotto con oltre 50 mila pezzi colorati, la Tower Bridge, il Taj Mahal, il grande mausoleo di marmo bianco, considerato una delle meraviglie architettoniche del mondo. Ma non solo: c’è uno spazio dedicato al settore sport, un luna park con ruota panoramica, il villaggio natalizio, la fortezza navale con sei galeoni e due navi vichinghe e persino la più ampia collezione dedicata a Star Wars con il Millenium Falcon.

E poi il pezzo forte: la fedelissima riproduzione di una scena del Signore degli Anelli: l’attacco al Fosso di Helm, tratto dal secondo film della trilogia e realizzata in circa 13 mesi con 35 mila mattoncini che ripropongono con una minuziosità sorprendente tutti i personaggi e i vari dettagli. “Devo confessarlo: il mio primo progetto lo realizzai proprio con le costruzioni Lego. Avevo cinque anni, il risultato non fu certo sorprendente, ma credo di aver capito allora che la mia strada era l’ingegneria – ha detto all’ANSA il sindaco di Selargius, l’ingegner Gigi Concu -. Nel frattempo mi sono laureato, però la passione per i mattoncini colorati è rimasta. Parliamo di un gioco sano, che aguzza l’ingegno, stimola la mente e tiene alla larga dai computer, che hanno certo la loro utilità, ma non se usati in modo indiscriminato dai bambini. Per cui non posso che unirmi ai milioni di estimatori sparsi per il mondo”.

Hanno mantenuto la stessa passione per i mattoncini colorati i “ragazzi” dell’associazione Karalisbrick. “Siamo probabilmente l’unica associazione di questo genere in Sardegna – sottolinea il presidente Maurizio Lampis – abbiamo iniziato ad allestire mostre con le nostre creazioni con i mattoncini Lego lo scorso anno e non abbiamo più smesso. Per noi è importante diffondere tra i bambini il gioco del Lego, con l’avvento di Internet e videogame i bambini hanno perso la manualità creativa – osserva – I Lego permettono loro di realizzare ciò che vogliono, stuzzicando inventiva e creatività, oltre che ingegno”. Proprio per questa ragione e per coinvolgere sempre più i bambini è stato organizzato un concorso che premia la creazione più bella.