“Nella legislatura che volge al termine il Consiglio regionale, anche con la collaborazione dell’opposizione, è riuscito a farsi interprete dei problemi rappresentati della società sarda”. Il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), rivendica il ruolo decisivo dell’Assemblea sull’attuazione di provvedimenti importanti che hanno avuto origine, spesso, “nelle tante mobilitazioni che si sono susseguite sotto il palazzo di via Roma”. Tra le misure ci sono i due nuovi strumenti previsti nella Manovra che approderà in Aula il 4 dicembre: il “pacchetto famiglia” che prevede l’azzeramento dei costi dei trasporti degli studenti e il “pacchetto artigianato e commercio”.

Poi, “il Reis, LavoRas, il Piano stabilizzazioni, gli interventi su artigianato e commercio, e per le famiglie che hanno caratterizzino il lavoro di cinque anni del Consiglio regionale”, dice. Sabatini ricorda il piano di stabilizzazione che ha coinvolto 298 lavoratori di Aspal, 417 di Forestas, 160 della Regione Sardegna, 550 nella Sanità. E poi, “in seguito alle manifestazioni dei pastori sotto il palazzo”, lo stanziamento da parte dell’Aula di 92 milioni “frutto di un lavoro fatto dentro il Consiglio”.

Ancora, “il mutuo da 700 milioni approvato dall’Aula, appaltato quasi per il 40%”. Il presidente del parlamentino ricorda poi i 45 milioni stanziati per il reddito di inclusione sociale (l’80% già trasferito ai Comuni), l’intervento per l’Università con 9727 borse di studio (da poco più di 4000) erogate grazie al provvedimento approvato dall’Aula per incrementare il numero. “Questo – ha detto – significa intervenire in modo efficace sul contenimento dei Neet, cioè sul numero dei giovani, circa 81mila nell’Isola, che non lavorano e non cercano un occupazione”. Grazie all’incremento delle risorse regionali, anche il Miur ha aumentato gli stanziamenti, passando da 4,1 11 milioni di euro per le università. Nel lungo elenco il fondo unico per gli enti locali, “mantenuto nonostante la crisi” e il fondo accise da 40 milioni”.