Potrebbe essere interrogato dalla Gip Lucia Muscas nelle prossime ore Alhaj Ahmad Amin, il 38enne libanese di origini palestinesi arrestato ieri a Macomer (Nuoro) con l’accusa di essere affiliato all’Isis e di voler progettare un attentato in Sardegna durante le feste, avvelenando le acque della rete idrica isolana con sostanze chimiche e cancerogene. Nel frattempo all’uomo, che è rinchiuso nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros, è stato assegnato un avvocato d’ufficio del foro di Oristano.

Amin è stato arrestato ieri in un blitz dei Nocs nella cittadina del Marghine, dove viveva da alcuni anni insieme alla compagna e a quattro figli. L’azione fulminea degli uomini della Polizia è scattata in pieno centro con le strade bloccate dalle forze dell’ordine. Secondo gli inquirenti l’uomo oltre ad avere consultato siti di propaganda jihadista, ha tentato più volte di acquistare le sostanze letali su siti di e-commerce. Tra le ipotesi sui possibili bersagli dell’azione solitaria del palestinese, il Reggimento della Brigata Meccanizzata Sassari di stanza proprio a Macomer.