nuova-stagione-alla-vetreria-sconto-sul-biglietto-a-chi-porta-libro

“L’improvvisazione è una disciplina quasi militare, ha bisogno di un training infinito e di allenamento all’ascolto”. Lo ha detto Paolo Rossi, protagonista de “Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles – Quinta stagione” in tournée in Sardegna dall’1 dicembre tra Carbonia, San Gavino Monreale, Macomer e Tempio sotto le insegne del Cedac.

“Uno spettacolo di ‘teatro all’improvviso’ pensato come un concerto jazz – racconta l’attore e regista – abbiamo un canovaccio, una partitura, sappiamo chi e quando può uscire e chi e quando deve entrare, ma quel che accade sulla scena ogni sera è diverso, dipende dall’atmosfera, dal luogo, dall’alchimia”. Un viaggio intorno alla figura e al mondo di Molière, per quello che Paolo Rossi definisce “un varietà onirico, patafisico, metafisico, direi meglio, surreale ma a tempo inverso”.

Non è la ripresa del fortunato ‘Stasera si recita Molière’, né tantomeno della ‘Recita di Versailles’, ma una pièce originale su una compagnia italiana che deve raggiungere la famosa reggia di Luigi XIV, intesa come ‘luogo simbolico e terra di fuorilegge”. Sotto i riflettori, insieme all’istrionico artista, la “Bella compagnia” formata da Renato Avallone, Marianna Folli, Marco Ripoldi, Chiara Tomei con Francesca Astrei e Caterina Gabanella, sulle musiche suonate da Emanuele Dell’Aquila e Alex Orciari. Nel ruolo di un moderno capocomico Paolo Rossi si confronta con il genio di Molière, in un gioco di specchi e rifrazioni tra arte e vita che vede in scena “sia l’attore che conosce il mestiere, capace o meno di virtuosismi, sia i personaggi che interpreta, sia la persona che è”.

Un atteso ritorno in Sardegna per l’artista di Monfalcone con uno spettacolo al passo coi tempi. “Perché se lo mando in diretta streaming, non lo brucio, anzi posso invogliare la gente a vederlo dal vivo, mentre uno spettacolo tradizionale, per cui ci vorrebbero almeno sette telecamere invece delle solite riprese d’acquario, puoi mandarlo in onda o in rete solo dopo l’ultima replica”, spiega. Un consiglio ai giovani attori? “Salire sul palco prima possibile perché tanto non si è mai pronti. Neppure io”.