E’ un mistero, perché ancora oggi, in quest’isola, molti lavori fondati sull’arte come linguaggio e ricerca, sembra debbano continuare ad essere declassati e non meritevoli d’essere trasmessi mediante alta Formazione Artistica; in quest’isola dove la Scultura e la lavorazione della pietra, sono un istinto linguistico e identitario fuori dal tempo, Cagliari è ancora priva di un corso di Scultura Accademico, è complicato anche acquistare una gradina che non può che essere ordinata dal continente, avete mai pensato a quanto questo dequalifichi gli Scultori d’area Cagliaritana metropolitana?
I linguaggi dell’arte (non solo la Scultura), sono linguaggi didattici legate all’attività umana, un’Accademia a Cagliari, servirebbe a tutelarli in tutta la sua area metropolitana; un’Accademia a Cagliari, consentirebbe di riqualificare tutti gli artisti e artigiani, espulsi dal sistema industriale e fuori da ambiti scolastici e universitari di formazione professionale.

Accademia vorrebbe dire attività imprenditoriale e manageriale applicata all’arte contemporanea forte della sua tradizione, si potrebbe attraverso l’Alta Formazione Artistica inserire e reinserire nel mondo del lavoro giovani e meno giovani che sentano i linguaggi dell’arte in termini di ricerca e produzione culturale (altro che reddito di cittadinanza).

Dovremmo anche dircelo che il falegname può essere non solo un artigiano, ma anche un artista e uno Scultore, come l’orafo e il ceramista, i linguaggi dell’arte attraverso l’Alta Formazione Artistica alimentano il fascino verso il proprio mestiere e le proprie competenze.

L’attività artistica dell’umano, ha un suo intrinseco e nobile valore; la nobiltà dell’Alta Formazione Artistica, è la risposta alla pochezza e all’indolenza, al lamento e malevolenza pregiudiziale tradotta in stupidità, che sovente accompagna quest’isola di vecchi che non connettono l’amore per l’archeologia alla propria storia e il proprio futuro.
Accademia è Alta Formazione Artistica, ma è anche apprendistato e qualifica Europea, che connette l’Alta Formazione Residente con l’imprenditoria; Accademia oggi è anche competenze tecnologiche e un metodo di ricerca che consenta d’imparare a imparare per tutto il corso della propria vita.

Sarebbe il caso di cominciare di smettere di parlare a Cagliari di formazione professionale, e ragionare finalmente sulla pubblica Alta Formazione Artistica che non c’è mai stata!
Bisognerebbe spiegare, a chi amministra o ambisce a governare la Regione a Statuto Autonomo, che la formazione alle nuove tecnologie, passa per le Accademie di Belle Arti, che hanno corsi triennali e biennali in tale settore d’Alta Formazione.
Accademia a Cagliari vorrebbe dire processo connettivo e virtuoso Regionale, che amplia la possibilità di scelta degli studenti, oggi di fatto messi in condizione d’essere i veri sovrani e giudici del proprio percorso di preparazione al lavoro, sarà forse proprio per questo che a Cagliari è diventato politicamente scomodo ragionare su un’Accademia di Belle Arti?

Il fatto che a Sassari già ci sia un’Accademia, per come è strutturata la Sardegna, non sarebbe un limite e non sarebbe limitante per Sassari, ma può soltanto ampliare la connessione sinergica e la giusta competizione tra i due principali poli isolani, questo migliorerebbe la qualità didattica attraverso una comparazione Regionale dei risultati ottenuti. Le due Accademie potrebbero anche condividere e mappare regionalmente con archivi multimediali, lo stato dell’arte contemporanea nell’isola.

Accademia a Cagliari, vorrebbe dire, consentire a Cagliari di formare i propri docenti d’indirizzo artistico, e smetterla di celebrare artisti creati “politicamente” a tavolino da comune a comune, vorrebbe dire alimentare un dialogo permanente tra i diversi laboratori dell’Accademia e le aziende, tra giovani artisti in formazione e imprenditori, tra teoria e pratica, tra i docenti e il loro impegno quotidiano nel mondo delle cose che producono e finanziano, che si cambiano e innovano, che comunicano e si vendono (e sanno vendere).
Bisognerà anche ragionare seriamente sulla penuria d’arte contemporanea residente nell’isola rispetto ad altre realtà Europee, nell’isola non manca la qualità del valore umano, mancano creativi che sappiano indicare e modulare la rotta intermediando tra passato e futuro.

Una sana competizione tra Alta Formazione Artistica Cagliaritana e Sassarese, come avviene in sostanza tra i due Conservatori, orienterebbe il mercato dell’arte e della creatività interno ed esterno all’isola, eleverebbe complessivamente nell’isola la qualità diffusa dell’istruzione e formazione artistica, farebbe dell’isola una portatrice sana d’arte e cultura allineate con la domanda, in grado di competere e connettersi con l’altrove senza provincialismo alcuno.

L’opinione di Mimmo Domenico Di Caterino