A Cagliari si può andare a lezione o a sostenere un esame universitario lasciando il bambino in buone mani a giocare e divertirsi. A pochi passi magari dalla mamma o dal papà impegnati negli appuntamenti quotidiani che fanno parte del percorso che porta alla laurea. Nessuna preoccupazione. Ora c’è una stanza colorata con macchinine, recinti con cuscini per fare le capriole, libreria. Tutto nel cuore del polo umanistico dell’Università di Cagliari.

È uno spazio a disposizione di tutto l’ateneo: studenti, docenti e altri dipendenti. L’area può ospitare contemporaneamente otto bambini. Ma ci sono già trenta richieste nella piattaforma di iscrizione. E già si pensa ad altri spazi gemelli, a partire dall’altro affollatissimo polo, quello della Cittadella di Monserrato. Il nuovo servizio si chiama “Spazio bambino-ludoteca”, è gratuito ed anticipa l’apertura di un vero e proprio asilo nido in una delle sedi universitarie presenti in città. È un ulteriore tassello del progetto “Tessera baby” avviato nel 2015 che già prevede una serie di agevolazioni per studentesse in attesa e studenti con figli fino a 10 anni.

Il nuovo spazio inaugurato questa mattina consente di lasciare i figli nelle mani di personale specializzato durante il tempo necessario per seguire lezioni e dare esami. “Un servizio che dà modo soprattutto alle mamme, senza comunque dimenticare i papà, di poter continuare il loro percorso, raggiungere obiettivi e coronare sogni – ha spiegato la rettrice Maria Del Zompo – Un’opportunità importante: non dovete rinunciare a niente. Questo è solo un passaggio, ci auguriamo che questo servizio possa essere replicato in altri poli della nostra Università”.

“Un atto di civiltà grandissimo – ha sottolineato il protettore vicario Francesco Mola – un impegno convinto dell’Università perchè crediamo in un mondo in cui tutto questo possa essere la normalità”. Da tempo l’ateneo di Cagliari ha riservato in ogni facoltà una stanza rosa per consentire alle mamme di allattare i bambini o provvedere alla loro cura. Ma in quel caso i figli dovevano essere accompagnati o seguiti dallo stesso genitore. Ora succede qualcosa di diverso. Il nuovo servizio è gestito dal Consorzio solidarietà che ha vinto la gara d’appalto con il supporto dei tirocinanti dell’università.

Sarà garantito per 25 ore settimanali dal lunedì al venerdì. Per poter entrare nello spazio bambino è necessario prenotarsi accedendo alla piattaforma e utilizzando le credenziali di registrazione. Alla cerimonia di apertura erano presenti anche la presidente della Facoltà di Studi umanistici, Rossana Martorelli, la coordinatrice del corso di laurea in Scienze della Formazione primaria Olivetta Schena, la Consigliera regionale di Parità, Maria Tiziana Putzolu, della Città metropolitana Susanna Pisano e l’assessora comunale Marzia Cilloccu.