”I commissari governativi di Tirrenia in amministrazione straordinaria hanno impugnato le operazioni di fusione tra Moby e Cin. Si tratta di un colpo decisivo ad un’operazione che 15 giorni fa ho denunciato alla procura della Repubblica di Roma segnalando che si trattava del palese tentativo di venir meno ai debiti con lo Stato e dall’altra di accaparrarsi contributi pubblici milionari”. Lo ha detto Mauro Pili. Il leader di Unidos ha annunciato un ricorso dei commissari governativi contro la fusione Moby Tirrenia.

“A questo – si legge in un comunicato – si aggiunge che il piano industriale presentato da Onorato afferma testualmente che la Commissione Europea condannerà Tirrenia alla restituzione dei contributi di Stato in quanto aiuti illegittimi e non giustificati. I commissari del governo (professor avvocato Beniamino Caravita di Toritto, il Dottor Gerardo Longobardi e il professor avvocato Stefano Ambrosini hanno affidato la causa al professor Bruno Inzitari e al commercialista professor Emanuele D’Innella perché presentino il ricorso urgente presso il Tribunale di Milano”, ha detto Mauro Pili.

“È lo stesso avvocato dell’amministrazione straordinaria ad affermare – che il ricorso sarà presentato ‘perché con la fusione fra Moby e Cin si ritiene che il credito di 180 milioni di euro possa essere minacciato'”.

“Un’affermazione gravissima – conclude il leader di Unidos – che conferma il contenuto esplicito della mia denuncia alla Procura della Repubblica di Roma. I commissari di Tirrenia avevano, infatti, il compito di recuperare il maggior numero di crediti esigibili per la compagnia che avevano venduto nel 2012 alla Moby”.