A ottobre la difesa aveva consegnato una memoria con documenti per giustificare le spese, oggi il pm Marco Cocco ha depositato nelle mani del giudice Giampaolo Casula la relazione della Guardia di Finanza che ha preso in esame le carte e avrebbe ridimensionato la cifra contestata: da circa un milione a seicentomila euro. Ora però la relazione dovrà essere analizzata dai difensori, per questa ragione il giudice ha concesso un rinvio al 15 gennaio.

E’ durata pochi minuti l’udienza preliminare a Cagliari per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura nei confronti dell’ex parlamentare Pierpaolo Vargiu, consigliere regionale dal 1999 al 2013 con i Riformatori, e di altri tre componenti del gruppo, coinvolti nell’indagine per peculato aggravato sui fondi destinati ai partiti dell’Assemblea sarda. La volta scorsa Vargiu aveva parlato per quasi due ore, rispondendo alle domande del suo difensore Marco Lisu e del pubblico ministero: in qualità di tesoriere dei Riformatori gli venivano contestate spese per quasi un milione di euro, ma la cifra oggi sarebbe stata quasi dimezzata dopo il riconteggio degli investigatori.

Nuovi calcoli che non convincono la difesa, secondo la quale nella documentazione già presentata l’allora tesoriere ha giustificato tutte le spese sostenute dal suo gruppo. Il Gup deve decidere anche sulla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Attilio Dedoni (dubbi su 83mila euro), Franco Sergio Pisano (50mila) e Gavino Cassano (5mila), tutti esponenti dei Riformatori. Gli imputati sono difesi da Luigi Concas, Leonardo Filippi, Andrea Chelo, Francesco Atzeni, Marco Lisu e Daniela Cicu.