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“Vogliamo fare della Sardegna una grande piattaforma della tecnologia”. Così il vicepresidente della Regione, Raffale Paci, intervenendo alla ex Manifattura Tabacchi dove per la tappa finale della “Settimana Italia-Cina della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione”. Alla convention partecipa il mondo delle imprese italiane e cinesi, ma anche delle università e il centro di ricerca Crs4.

“Nell’Isola – ha spiegato l’assessore al Bilancio – è possibile fare innovazione e godere di una qualità di vita importante, ingredienti della nostra politica sono capitale umano, formazione e competenze e attorno a ciò ci auguriamo possano svilupparsi i collegamenti col mondo delle imprese cinesi presenti oggi”. Molto, ha ricordato l’esponente della Giunta, è stato fatto soprattutto dopo la visita del presidente Xi Jinping, in occasione di uno scalo tecnico in Italia durante una trasferta intercontinentale, a partire dalla collaborazione con Huawei culminata nell’apertura di un Join innovation center nel parco tecnologico. Mi auguro anche che il rapporto con la provincia di Hainan che abbiamo da tanti anni possa continuare”.

Il presidente di Confindustria e ad di Sogaer, Alberto Scanu, ha sottolineato “la centralità nel Mediterraneo” e la recente istituzione della Zes con un porto per le aree industriali, l’aeroporto e Cagliari free zone. “Invito gli amici cinesi a ragionare sulla via della seta e prevedere una deviazione per arrivare in Sardegna”, ha suggerito Scanu. Infatti, ha chiarito, “posizionarsi nell’Isola significa essere dentro le politiche europee: l’Europa sta cercando di trasferire buona parte dei traffici oggi su gomma e ferro per andare verso le navi, e noi abbiamo un bellissimo porto a cinquanta miglia da tutte le rotte che attraversano il Mediterraneo”.