Senza il soggetto attuatore gli interventi di bonifica, risanamento ambientale e rigenerazione urbana dell’ex Arsenale de La Maddalena non possono andare avanti. Ciò significa che al momento restano bloccati 50,4 milioni di risorse disponibili derivanti in larga parte dal Patto per la Sardegna. Lo ha ribadito il presidente della Regione e commissario straordinario del Governo per gli interventi, Francesco Pigliaru, che oggi ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il sindaco di La Maddalena, Luca Montella, al fine di consentire il rilancio economico, turistico e sociale dell’arcipelago dopo il mancato G8 del 2009.

La nomina del soggetto attuatore – cioè di una struttura come Invitalia o la Regione stessa che faccia i bandi e gestisca gli appalti – spetta al Governo, al quale Pigliaru lancia un appello: “Regione e Comune hanno fatto tutto ciò che dovevano fare, hanno cominciato anche le bonifiche nello specchio d’acqua di fronte all’ex Arsenale, ora il Governo deve definire il soggetto che attuerà gli altri interventi fondamentali per mettere in sicurezza il sito e renderlo operativo. Ogni giorno che passa ci sono cinquanta milioni fermi e questo non è accettabile, quindi il Governo prenda una decisione al più presto”.

La bonifica a mare ha invece potuto prendere il via perché Regione e Comune si sono mosse prima del commissariamento decretato nel maggio 2018 dall’allora premier Gentiloni, subito dopo il riconoscimento delle aree di rilevante interesse nazionale. “Il Comune, in quanto soggetto attuatore pre commissariamento, ha già compiuto i passi necessari sulle bonifiche a mare della darsena – ha spiegato il sindaco Montella – sottoscrivendo un contratto con l’impresa aggiudicataria (la Ati research Tetis, ndr) e fissando un termine di 270 giorni per l’esecuzione dei lavori. E questo primo step è stato concluso”. Per lo specchio d’acqua sono a disposizione 8 milioni, 4 della Regione e 4 ministeriali. Presente alla firma del protocollo anche il consigliere regionale maddalenino Pierfranco Zanchetta (Upc) che ha ribadito l’urgenza della nomina del soggetto attuatore: “Pigliaru non può avere le mani legate”, ha chiarito.