La presenza del lupo in Italia è aumentata: ha recuperato parte della sua popolazione negli ultimi 40 anni, riuscendo a occupare tutto l’Appennino e raggiungendo sia le Alpi occidentali che quelle centro-orientali, con una presenza diffusa su un quarto del nostro Paese. E’ quanto emerge dal convegno ‘Verso un Piano nazionale di monitoraggio del lupo’, organizzato dall’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra) a Roma.

Dal 2006 al 2012 – viene spiegato – “la popolazione di lupo occupava il 18,04% del territorio nazionale; dati preliminari relativi al periodo 2012-2018 indicano che la proporzione è cresciuta al 23,02%. Il declino è proseguito fino agli anni ’70”, poi è cresciuta negli ultimi 40 anni. Da un recente campionamento viene riportato che nelle Alpi sono presenti “47 branchi, 6 coppie e 1 individuo solitario e un numero minimo di 293 individui” (dati progetto ‘Wolfalps’). Per il resto del territorio esistono due stime che però hanno “un elevato grado di incertezza. La prima, a scala nazionale, riporta 1580 animali; la seconda, un valore complessivo per il territorio italiano compreso tra un minimo di 1269 individui ed un massimo di 1800”.