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La dirigenza Ctm, secondo il sindacato Orsa, ha rifiutato il confronto in merito alla proposta di una piattaforma contrattuale per l’allineamento dei salari e in generale del miglioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti dell’azienda. L’Orsa ha così annunciato uno sciopero di 4 ore per il 13 dicembre 2018.

Ecco il testo integrale del comunicato:

Non è servito a niente il tentativo di mediazione in Prefettura svoltasi il 20 novembre, dove il Vice Capo di Gabinetto Dott.ssa Maria Pia Garau ha dovuto constatare il rifiuto al confronto da parte della responsabile delle relazioni industriali del CTM/SpA che, trovandosi in forte difficoltà, non ha saputo neppure indicare nessun tema oggetto del confronto previsto dalla normativa contrattuale nazionale.

La responsabile del CTM non ha mai attuato neppure l’informativa a ORSA Autoferro TPL, contrattualmente obbligatoria, come ad esempio “nascondendo” l’accordo aziendale sui 17 Quadri aziendali stipulato il 17/07/2017 con sole due O.S., pare in regime di esclusività, incidendo sull’indennità di funzione così da aumentare la retribuzione annua, a insaputa di Tutti gli altri Lavoratori del CTMdi oltre 3.000 euro annui giustificando che tale aumento era dovuto in quanto le retribuzioni non erano allineate alla media nazionale.

“Ben vengano gli allineamenti delle retribuzioni dei Lavoratori – dichiara Melis Luigi Segretario Provinciale ORSA Autoferro TPL Cagliari – perché conferma quanto da tempo da noi denunciato sui bassi salari in CTM. Ma l’allineamento delle retribuzioni deve essere applicato a tutti i Lavoratori del CTM a partire dal parametro contrattuale più basso. Infatti a noi risulta che, continua Melis -sommando anche il premio di risultato CTM annuale, ci siano differenze retributive che oscillano da 3.000 a 6.000 euro lordi annui rispetto ad altre aziende nazionali di TPL come ad esempio ATM Genova e che usufruiscono anche di più riposi annuali arrivando anche a 108 riposi a differenza del CTM dove si arriva ad un max di 64 per il personale Viaggiante. Ma senza voler andare troppo lontano, un conducente con parametro di ingresso 140 (il più basso) nell’Azienda Regionale Sarda ARST arriva a percepire al mese circa 1.400,00 euro netti a fronte dei circa 1.050,00 euro del CTM.     

Questo comportamento vessatorio da parte della responsabile del CTM nei confronti dell’ORSA Autoferro TPL non può essere usata come una giustificazione per rifiutare il confronto su di un tema così importante che appare avere tutte le connotazioni discriminatorie nei confronti dei Lavoratori specialmente quando ciò accade in un’Azienda che regala utili di bilancio agli Enti Proprietari.

“Il CTM ha incamerato utili di bilancio di ben 2.893.000,00 euro nel 2015 e oltre 12 milioni di euro nel 2016 – continua Melis – di questi oltre 5 milioni sono stati versati agli Enti Proprietari su loro stessa delibera. Al Comune di Cagliari – conclude Melis – sono andati 3.381.827 euro; alla Città Metropolitana 1.250.000 euro e 375.000 euro al Comune di Quartu S.E., risorse che sarebbero servite per allineare le retribuzioni dei Lavoratori alla media nazionale di settore e per migliorare le loro condizioni di lavoro”.   

L’O.S. ORSA Autoferro TPL stigmatizza il comportamento ambiguo di alcuni sindacati che sembrano allineati al volere del CTM in quanto da una parte dichiarano e scrivono che gli stipendi dei Lavoratori del CTM sono bassi e dall’altro firmano miserie ad “una tantum” per gli Stessi.

Non può passare inosservato a ORSA Autoferro TPL quanto sta accadendo nei luoghi di lavoro all’interno del CTM a partire dal Personale Viaggiante dove vi sono tantissimi Lavoratori in minore aggravio definitivo e temporaneo che vengono messi fuori produzione non solo con meno della metà dello stipendio, ma anche con la decurtazione del Premio di Risultato annuale perché, a dire del CTM, non ci sono posti a cui adibirli. Non è dato sapere a ORSA Autoferro TPL il numero esatto degli Inidonei ancorché questa “informazione” sia contrattualmente obbligatoria da parte del CTM. Tale crescente numero di Inidonei e di malattie professionali debbono essere, per ORSA Autoferro TPL, ricercate nelle gravi condizioni di lavoro che giornalmente vengono aggravate sui Lavoratori e che per questo vi è un obbligo del sindacato di ricercare un confronto per addivenire ad una soluzione.   

Per questo ORSA Autoferro TPL ha chiesto un confronto all’azienda presentando una propria Piattaforma Contrattuale di secondo livello investendo anche gli Enti Proprietari del CTM/SpA ma, ad oggi, senza avere nessuna risposta.

Abbiamo appreso dai giornali la candidatura alle elezioni Regionali Sarde del Sindaco del Comune di Cagliari Massimo Zedda e attuale Sindaco della Città Metropolitana di Cagliari – dichiara Cadau Marco Segretario RSA ORSA TPL/CTM-SpA – dove lo Stesso Sindaco dichiarava di essersi messo a disposizione di TUTTI i SARDI e che bisognava ripartire ascoltando la Base. Non vorremmo – conclude Cadau – che il Sindaco Zedda anche questa volta parlasse solo alla “sua” base visto che ancora non ha risposto alle nostre richieste di incontro che arrivano dalla BASE della SUA azienda”.

In virtù del comportamento vessatorio e discriminatorio da parte del CTM, che continua a rifiutare il confronto sulla nostra Piattaforma Contrattuale di secondo livello sul sistema premiante, retributivo e normativo di Tutti i Lavoratori del CTM/SpA, l’O.S. ORSA Autoferro TPL si vede costretta a proclamare una prima azione di sciopero al CTM di quattro ore per il giorno 13 dicembre 2018 dalle ore 10.30 alle ore 14.30.

Inoltre in concomitanza dello sciopero, assieme alla FTS/CSS, è stata indetta un’Assemblea Generale di tutti i Lavoratori del CTM per decidere il proseguo della vertenza.