“Una parte minima e marginale di questa comunità è refrattaria alle regole, ma andiamo avanti perché crediamo che la maggioranza dei nostri concittadini la pensi come noi, che non facciamo altro se non far rispettare le regole nell’interesse di tutti e del quieto vivere”.

Così il sindaco di Esporlatu, Francesco Furriolu, commenta l’attentato di cui è stato vittima la scorsa notte. Intorno a mezzanotte qualcuno ha dato fuoco al portone d’ingresso della sua abitazione. È stato proprio Furriolu il primo ad accorgersi di quel che stava succedendo e a domare l’incendio sul nascere prima di chiamare i carabinieri.

Per niente intimidito, il sindaco è certo che la comunità sia dalla parte della sua amministrazione e “contro chi dà all’esterno una pessima immagine del paese, che come cittadini non è quello che ci meritiamo e che vogliamo”. Per gli amministratori di Esporlatu è il terzo attentato in due anni, negli altri due casi era stato preso di mira il vicesindaco Giovanni Canu. “Ormai siamo alla farsa, sembra una televonela, e quel che più stupisce è la totale assenza di un motivo – dice ancora Furriolu – qui gli interessi sono quelli di un paesino di 400 abitanti”.

Tra l’altro, sottolinea, “amministriamo in maniera chiara e limpida, comunichiamo e ci confrontiamo: questi sono atteggiamenti di gente poco consapevole, poco rispettosa e poco propensa al dialogo”.

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