Racket case occupate, 9 arresti

Colpo al racket delle occupazioni abusive nelle case popolari di Milano. I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 9 persone – 7 italiani, 1 colombiano ed 1 peruviano – appartenenti all’area antagonista milanese, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata all’occupazione abusiva di immobili di proprietà pubblica e alla resistenza a pubblico ufficiale. Tra gli arrestati anche uno studente modello.
I militari del comando provinciale di Milano stanno eseguendo le notifiche in appartamenti di edilizia popolare in zona Giambellino. E’ in corso il sequestro di nove abitazioni di proprietà dell’Aler (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale) occupati abusivamente. Nel corso dell’intervento sono stati messi i sigilli anche a un centro sociale, denominato “Base di solidarietà popolare” che si trova in via Manzano 4, nel quartiere Lorenteggio-Inganni.
Nella vicenda è intrvenuto polemicamente anche il legale degli antagonisti arrestati. “Il problema dell’informazione giudiziaria – spiega l’avvocato – è ben più ampio e non può essere liquidato con battute relative all’incompetenza di un ministro”. Il legale segnala “addirittura” che sui media, oltre ad “una dettagliata ricostruzione della vicenda”, è “pubblicato persino l’audio di una intercettazione telefonica”. “Ovviamente – aggiunge – al sottoscritto al momento non è stato notificato nulla. Come è possibile tutto ciò? Chi fornisce queste informazioni?”.

“Iniziano già i primi articoli di giornale. Ci accostano al racket. Sono semplicemente ridicoli. Chiunque abbia un po’ di sale in zucca conosce la differenza fra lottare ed essere un racket”. Questo il primo commento pubblicato sulla pagina Facebook del Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio che respinge le accuse.