“Dopo una notte tormentata ho preso la decisione di tirarmi fuori”. Con un messaggio chiaro postato sulla sua pagina Fb, Luchino Chessa medico e figlio Ugo, il comandante morto nel disastro della Moby Prince, noto per le sue battaglie alla ricerca della verità sul tragico incidente, ha ritirato la disponibilità per essere candidato alle suppletive della Camera per il prossimo 20 gennaio. Ieri era stata la volta del giornalista e scrittore Francesco Abate a declinare l’invito.

Della terna di nomi in pole position resterebbe sulla carta l’ex vice presidente della Provincia di Cagliari e la presidente dell’Ordine degli psicologi, Angela Quaquero che però, anche lei su Fb, fa sapere di voler “restare a lavorare nella mia professione e per essa, facendo le cose che so fare e nelle quali credo. Migliorando, se possibile, ma restando su questi obiettivi. Comunque grazie”.

Nel frattempo Chessa ribadisce di non essere un politico, ma di seguire “il movimento del centrosinistra e mi ha fatto piacere che si stia coagulando intorno a Massimo Zedda e a tante altre persone che si dedicano molto più di me alla politica come Margherita Zurru, tutte persone speciali. L’idea di mandare il parlamento person ever della società civile è ottima – prosegue – è un modo per cambiare, ma in questo momento dovrei lasciare il mio lavoro, che pur con tutte le problematiche di carenze a vari livelli mi piace tantissimo”.