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Il fascino della Sardegna in autunno con percorsi giornalieri per crocieristi. Con l’opzione del pernottamento per una notte a terra, una delle ultime tendenze del turismo sui giganti del mare. Dai porti di Cagliari, Oristano/Santa Giusta e Arbatax, la stessa città capoluogo, Cabras, Santu Lussurgiu, Oristano, Nuoro, Mamoiada e Baunei sono le mete prescelte per il collaudo da parte dell’Assessorato regionale al Turismo del progetto ItinEra, itinerari ecoturistici in rete, finanziato dall’Ue e che coinvolge cinque Regioni che s’affacciano sul Mediterraneo: Sardegna, Toscana e Liguria per l’Italia, Corsica e Var per la Francia.

Itinerari che permettono di vivere esperienze uniche e di prima mano. Tanti gli attrattori inseriti nel progetto. Le statue dei giganti di Mont’e Prama che stanno riscrivendo la storia dell’età del bronzo nel Mediterraneo. L’incanto di movimenti ondulatori delle mani per ottenere un fine tessuto di impasto bianco, su Filindeu. Ascoltare il fruscio delle onde del mare su antichi approdi del Sinis, nel golfo di Oristano, le cui vestigia giacciono a Tharros, l’Antica città. Le atmosfere retro-chic per una notte a Villa Fanny a Cagliari. La Sardegna da vivere come terra dei vini, cibo genuino e prelibato. Con una sosta a Tramatza alla cantina Orro si può scoprire la rarità di un vino bianco che invecchia, la Vernaccia doc, antichissimo vitigno autoctono. Da un bianco a un rosso intenso, il Cannonau della cantina Sedilesu di Mamoiada, centro montano del nuorese, terra di Mamuthones e Issohadores.

Un vino prodotto da uve genuine seguendo le sapienti cure della Vigna. Una breve escursione nell’etnografia sarda per ammirare al Museo Isre di Nuoro pani rituali, abiti di una volta impreziositi da monili e gioielli creati da una arte orafa originale e di gran pregio. Ancora le sonorità che emergono dalla storia con le Launeddas o il Canto a Cuncordu di Santu Lussurgiu. E poi una passeggiata tra scorci di un Borgo curato e accogliente dove è nato il primo albergo diffuso In Italia. La tappa a Santu Lussurgiu è anche l’occasione giusta per fermarsi a pranzo all’Antica Dimora del Gruccione tra i sapori del casizolu e fiore sardo e per vivere gli antichi ritmi della piccola comunità. Da lì all’Officina-museo dove ancora con antichi strumenti e tecniche vengono prodotti pregiatissimi coltelli. Tappa ricca di fascino a Nuoro per un caffè al prestigioso Tettamanzi citato da Deledda e Salvatore Satta.

Di questa lunga lista di esperienze merita una nota anche la visita all’ampia piazza dedicata al poeta Sebastiano Satta, arredata con le pietre scolpite da Costantino Nivola. E dove si affaccia il ristorante-store Montiblu: qui si può gustare il Filindeu in brodo di pecora e ammirare oggetti e capi fashion. Un concentrato di esperienze rare. Per toccare dal vivo che la Sardegna è davvero un Continente, un altro mondo, ancora tutto da scoprire. Un viaggio ricco di emozioni e sensazioni che merita di essere gustato con i tempi della vacanza, per godersi spazi, silenzi, originali attrattori di un turismo ecosostenibile.