vintage rolling pin

Si basa su previsioni solide il progetto Itinera: percorsi ecoturistici pensati per crocieristi di fascia alta. “A Cagliari sono previsti per il 2019 400mila passeggeri, 2.500 a Oristano, 2mila a Golfo Aranci, 50mila a Porto Torres e 95mila a Olbia”, ha annunciato Valeria Mangiarotti, responsabile marketing dell’Autorità portuale, partner del tour press organizzato dalla Regione all’interno di ItinEra e che ha coinvolto una dozzina di giornalisti e blogger di settore.

Due gli itinerari ideati dall’Assessorato al Turismo guidato da Barbara Argiolas. Da Cagliari al Montiferru facendo tappa nel Sinis, terra dei Giganti di Mont’e Prama e da qui alla città di Eleonora, Oristano. Ancora destinazione Nuoro, l'”Atene sarda” e da lì a Mamoiada, patria del Cannonau e dei Mamuthones e poi Baunei, in Ogliastra, per raggiungere l’altipiano del Golgo con i suoi spazi e silenzi primordiali. “Lo scopo – spiega la titolare del turismo – è offrire ai numerosissimi crocieristi percorsi tematici legati a enogastronomia, cultura e ambiente. E allo stesso tempo valorizzare le imprese del territorio”.

Itinerari che permettono di vivere esperienze uniche. E dove il viaggiatore non rimane uno spettatore. Messe giù le mani da smartphone e macchine fotografiche, finiscono infarinate ad azionare il mattarello per stendere le sfoglie poi trasformate in culurgiones, seadas, malloreddus. Lungo il viaggio si sfogliano piano piano anche pagine di storia, tradizioni, archeologia. Saperi custoditi da donne e uomini in tanti angoli della Sardegna. Per accedervi è necessario incontrarli. Dalle abili mani degli chef come Sebastiano Menneas e Salvatore Camedda che reinterpretato la tradizione all’incanto del Filindeu preparato da Paola Abraini. Ancora gli artigiani di Baunei che lavorano ceramica, argento, tessuti o le depositarie di antiche ricette per preparare i gustosissimi culurgiones locali. Non fredde immagini ma emozioni dirette, coinvolgenti, vissute con chi quei luoghi li abita, i portatori di questa cultura, i sardi.