Carbonia aveva appena finito di festeggiare i suoi primi 80 anni. Musiche, colori, piatti locali e la piazza principale colma di gente pronta per far festa.

Ma ieri mattina, la piccola città del Sulcis Iglesiente si è risvegliata con una brutta sorpresa. Pare che la Somica, società del Comune volesse cambiare le serrature dei cancelli dello Stadio Zoboli e impedire così alla società del Carbonia Calcio di accedere all’impianto sportivo.

Ecco quanto si evince dalla lettera che il direttivo della squadra ha inviato alla Sindaca, scritto nella sua pagina facebook dal Mister Checco Fele:

“Gentile Signora Sindaco, Paola Massidda, Le scrivo per conto del Direttivo del Carbonia Calcio. L’Amministrazione Comunale da Lei rappresentata ritiene il Carbonia Calcio debitore di una somma di circa 25.000 euro per l’utilizzo dello Stadio Zoboli nei cinque anni precedenti l’entrata in carica dell’attuale dirigenza. Il Carbonia Calcio ritiene invece di non essere tenuto a pagare presunti debiti fatti da altri, e per l’ingiunzione ricevuta, ha presentato ricorso davanti al Giudice preposto, e pertanto fino a quando non viene emessa la sentenza nulla è dovuto. Tra l’avere ragione ed essere gentile preferisco quasi sempre la seconda soluzione, altrimenti Le potrei elencare una serie di lavori eseguiti dal Carbonia Calcio nello stadio Zoboli ed in campi sussidiari che superano abbondantemente i 50.000,00 euro, senza averli reclamati, e Lei sa bene di cosa si tratta, ed a cosa mi riferisco. Questa è la parte amministrativa (virgola più, virgola meno)”.

“La parte umana, sociale, affettiva, – continua la lettera – della memoria di ciò che è stato, e che coinvolge centinaia di calciatori della Carbosarda e del Carbonia che dal 1939 hanno calcato il terreno di gioco dello stadio attraversando quel sottopassaggio prima della gara, carichi di sentimenti ed emozioni, per prevalere sull’avversario di turno e per tenere alto il buon nome della nostra città, è molto più corposa. Riguarda tanti spettatori, spesso minatori, che avevano come unico svago la partita “del  Carbosarda e Carbonia “, dopo una settimana di sacrifici. Questa è storia cara Signora Sindaco. Storia della quale assieme a tanti altri mi onoro di aver fatto parte per tanti anni. Ma veniamo, al presente, all’aspetto umano e sociale che non riguarda la parte amministrativa della Sua Amministrazione, della quale si è detto, ma alla parte politica che è di Sua competenza, perché un Sindaco ha il dovere di risolvere determinati problemi senza farseli sfuggire di mano. La Sua Amministrazione con un’azione piratesca ( e anche con un po’ di vigliaccheria, ovviamente politica), ha dato disposizione agli operai comunali stamattina, di cambiare le serrature principali dello stadio Zoboli. Cosa che sarebbe riuscita se il Direttivo non fosse stato prontamente avvisato unitamente ad un gruppo di tifosi ben rappresentato dai Briganti. Ed immagino, conoscendola, che il tentativo verrà rinnovato”.

“Bene sappia che se questo dovesse avvenire – conclude – Lei sarà l’artefice della fine della gestione di questo Direttivo, con conseguente dimissioni di tutti i componenti, ed il proseguo del campionato, forse, con le squadre giovanili. Si le squadre Giovanili, perché Le sfugge un particolare : la gestione dell’attuale stagione sportiva costa alla Società 140/150 mila euro, per i 3/4 soldi dei dirigenti e per un quarto sponsor ed incassi. Persone che mettono soldi di tasca propria per far fare sociale attraverso la pratica del calcio a circa 120/140 ragazzi più i familiari, e quasi tutti sono cittadini di Carbonia. Ci sono ancora tante persone, tanti tifosi, che sognano con la loro squadra del cuore. Avremmo voluto festeggiare anche Noi l’anno prossimo gli 80 anni in maniera opportuna, ma pare di capire che non c’è la volontà di farlo. Sappia anche che fino alla fine non ci rassegneremo, e le tenteremo tutte per farVi desistere da questo insensibile tentativo”.

Stando a quanto riportato nella lettera questa azione dell’amministrazione comunale impedirebbe alla squadra di proseguire il campionato e ai numerosi giovani che fanno parte della compagine di proseguire il loro sogno calcistico.

I Briganti, storici tifosi del Carbonia Calcio, hanno mostrato solidarietà alla società e sono pronti a sostenerla affinché lo stadio Zeboli resti a disposizione della squadra e delle partite casalinghe. Ma non solo, anche la nota blogger di Carbonia, La Frack, attraverso un appello sul suo blog ha invitato i suoi concittadini a prendere una netta posizione a favore della squadra affermando che: ” ll Carbonia Calcio è un bene per tutti noi, per i nostri ragazzi. Non entro nel merito delle beghe legali, ma credo che per la grave situazione nella quale versa il territorio, togliere gli spazi sportivi ai nostri figli sia come condannare a morte la città”.

 

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