Violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, circonvenzione di incapace e resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. Con queste accuse i Carabinieri della Compagnia di Mogoro (Or) hanno arrestato in flagranza di reato, nella serata del 6 dicembre scorso, in un piccolo paese della Marmilla, P.D., 67enne, sposato, pensionato, ritenuto responsabile del reato dei gravi maltrattamenti in danno del fratello P.A., 61enne, celibe e invalido civile perché affetto da disturbi mentali. I particolari della vicenda sono stati resi noti soltanto questo pomeriggio, per ragioni di indagine e riservatezza nei confronti della vittima, dal Procuratore capo di Oristano Ezio Domenico Basso, dal Comandante provinciale Domenico Cristaldi, dal Tenente Colonnello David Egidi e dal Capitano Nadia Gioviale.

Alle 23 del 6 dicembre scorso i militari coordinati dal Capitano Gioviale, sono intervenuti in casa dell’arrestato ove poco prima quest’ultimo per futili motivi aveva ripetutamente colpito il fratello al volto ed alla testa con uno sgabello di legno. Nello specifico l’esito dell’indagine, coordinata in prima persona daln procuratore Basso, ha permesso di accertare che P.D. da svariati mesi sottoponeva la vittima a reiterati e sistematici maltrattamenti fisici e psicologici. Inoltre l’arrestato, innervositosi per l’intervento dei militari, ha tentato di colpire con un pugno al viso un carabiniere senza però riuscirvi.

“Non sappiamo quali siano stati i motivi che hanno indotto l’arrestato a perpetrare una condotta simile nei confronti del fratello”, ha spiegato il procuratore Basso nel corso della conferenza stampa.

“La vittima è stata soggiogata dal carnefice che lo ha addirittura difeso durante le fasi dell’arresto in flagranza, come preso da Sindrome di Stoccolma. Si tratta di una vicenda che coinvolge un piccolissimo paese, di cui preferiamo non divulgare il nome per motivi di protezione della vittima. Per quanto riguarda lo sviluppo delle indagini – conclude il procuratore -, stiamo valutando altri aspetti”. Dopo l’arresto del fratello il disabile è stato sottoposto ad accertamenti medico legali, anche per accertare segni di ulteriore violenza sessuale.

L’uomo, su disposizione del pm di turno, è stato portato nel carcere di Oristano-Massama a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nei giorni immediatamente dopo l’arresto è stata presentata dal legale istanza di scarcerazione dal Tribunale del riesame, che finora non è stata accolta.