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“Il ministero dello Sviluppo economico dovrebbe porsi il problema di quale sviluppo industriale per la Sardegna”. Così l’assessora all’Industria, Maria Grazia Piras, sul decreto del ministero dell’Ambiente 430/2018 che prevede la cessazione definitiva dell’utilizzo del carbone per la produzione termoelettrica, entro il 31 dicembre 2025. E che, sostiene Piras, potrebbe indurre Eurallumina a non investire più, così come l’ex Alcoa: le aziende per poter lavorare, hanno bisogno di prospettive, di sapere dove si va”.

Il nodo è ancora una volta legato al metano: “Questa è una procedura che può andar bene per tutte le altre Regioni italiane, non a noi, perché la Strategia energetica nazionale che abbiamo sottoscritto nel 2017 prevedeva contemporaneamente la metanizzazione”.

A questo punto, “vogliamo dal Governo un’affermazione chiara di quello che vuole fare in Sardegna. Vogliamo capire se possiamo contare su uno sviluppo economico industriale reale o se dobbiamo continuare ad avvelenarci con il carbone, perché non si riesce ad individuare il sostituto. Da mesi – conclude Piras – chiediamo un incontro al ministro dello Sviluppo economico per capire in quale direzione dobbiamo andare sul metano, ancora non abbiamo ricevuto risposta”.