Sale a 37 morti il bilancio delle vittime del crollo lunedì scorso di un palazzo residenziale nella città russa di Magnitogorsk, nella parte meridionale degli Urali.
I soccorritori hanno infatti estratto altri corpi dalle macerie, mentre almeno quattro persone risultano ancora disperse. Il crollo sarebbe stato seguito a un’esplosione causata con tutta probabilità da una fuga di gas, secondo le autorità locali. Oltre 30 ore dopo l’esplosione è stato estratto vivo dalle macerie un bimbo di 11 mesi, ricoverato per le ferite riportate e per ipotermia. Le temperature nella città a 1.400 km a sudest di Mosca raggiungono i -20 gradi di notte.