“Sì, è tutto vero: Banksy in Sardegna! D’altronde, perché stupirsi?” Comincia così il pezzo a firma di Vito Biolchini, giornalista sardo, che in un articolo sul suo blog sostiene che l’inafferrabile artista dall’identità assolutamente sconosciuta ha scelto la Sardegna per 4 sue opere. “Bansky – scrive – sceglie le periferie per regalare al mondo i suoi meravigliosi capolavori. E cosa c’è oggi di più periferico della Sardegna? Non geograficamente, s’intende; ma nella considerazione della politica, della cultura e della politica? Nulla, direi”.

“Ecco perché la scelta del grande artista non è per niente bizzarra, ma è anzi in linea con il suo pensiero. A pensarci bene, c’era quasi da da aspettarselo che Banksy prima o poi sarebbe sbarcato in Sardegna: e infatti è avvenuto. Le opere, dunque: meravigliose e straordinarie. Uniche. Calate in contesti degradati e, per questo, ancora più preziose. Perché Banksy ha scelto il Sulcis per lasciare un segno indelebile del suo passaggio nell’isola. Quattro immagini per tre luoghi simbolo: Teulada, Domusnovas e Portovesme. E nel paese della base il grande artista ha lasciato addirittura due opere. Vediamole assieme”.

Chi è Bansky. È un artista di graffiti famoso a livello mondiale. Ha nascosto la sua identità ed è rimasto sconosciuto per tutta la sua carriera. La sua natura riservata e il suo pensiero critico contro il sistema, contro il capitalismo e contro la guerra, definisce Banksy come uno dei nomi più celebrati e riconosciuti nel mondo dell’arte moderna e come un’ombra sempre presente della nostra generazione.

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