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Archiviate le spese di Natale e per i cenoni, sabato 5 gennaio inizieranno i saldi invernali 2019. Secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio Sardegna, le spese saranno in linea con quelle dello scorso anno. I sardi spenderanno 103 euro a testa (235 a famiglia) per abbigliamento, calzature e accessori, con un lieve decremento rispetto allo scorso anno (105 euro pro capite e 239 a famiglia).

A livello nazionale, invece, la spesa sarà di 325 euro, 140 a testa. Il 33,8% dei sardi investirà sino a 50 euro e il 46,6% tra i 50 e i 100. Solo il 13,8% sborserà tra i 101 e i 200 euro, e sopra i 200 la percentuale scende al 5,8%. Si parte subito anche con percentuali importanti di sconti che vanno dal 30% al 70%. Permane una situazione di incertezza a causa della stagnazione dei consumi che si registra anche nell’indice Istat sul clima di fiducia dei consumatori, passato a dicembre da 114,7 a 113,1.

“Ancora troppo lievi i segnali di ripresa, ci fa ben sperare la diminuzione delle temperature che potrebbe portare molti sardi ad acquistare capi d’abbigliamento per rinnovare il guardaroba – spiega il direttore di Confcommercio Sud Sardegna Giuseppe Scura – Per dare una spinta ai consumi servono azioni di sistema che permettano ai consumatori di avere un maggiore potere d’acquisto e ai commercianti di poter continuare a stare sul mercato: quindi politiche di sostegno e rilancio dei consumi ma anche regole certe e moderne”.

“Troppo spesso constatiamo che le regole non vengono rispettate dagli stessi esercizi commerciali – sottolinea il presidente di Confcommercio Sardegna Alberto Bertolotti – Sono necessari più controlli non solo sul fronte dell’abusivismo, ma anche sulle vendite promozionali dilaganti prima dell’avvio ufficiale dei saldi, in modo da non penalizzare tutti i commercianti che si attengono scrupolosamente alla normativa regionale. Sul fronte della lotta alla contraffazione – aggiunge Bertolotti – negli ultimi tempi sono stati registrati passi avanti grazie all’impegno delle forze dell’ordine, ma non dobbiamo abbassare la guardia”.