“No al calcio nei Paesi che comprano e usano le bombe”. È il messaggio rilanciato anche dalla Sardegna contro la partita di Supercoppa tra Juventus e Milan in programma in Arabia Saudita il 16 gennaio: una delegazione di pacifisti sardi ha organizzato un sit-in a Roma davanti alla sede Rai di viale Mazzini.

L’appuntamento è per oggi mercoledì 9 gennaio alle 12.30: Sardegna Pulita, con i portavoce Angelo Cremone ed Ennio Cabiddu, sarà affiancata da monsignor Angelo Pittau, impegnato da sempre in favore degli ultimi e della pace. Prevista una azione di protesta nei confronti della dirigenza Rai.

“Continua a ignorare i numerosi appelli – scrivono i promotori della manifestazione- a cominciare da quelli dell’UsigRai e della Fnsi affinché rinunci ai diritti acquisiti non trasmettendo la partita che si giocherà a Jedda”.

“Sardegna pulita è convinta – si legge in una nota – che la copertura televisiva della nostra tv di Stato rappresenti un modo fin troppo esplicito per sostenere la scelta di questo e dei precedenti governi di essere complice del massacro della popolazione civile Yemenita in quanto produttore e venditore di armi alla coalizione militare a guida Saudita”.

Perché la rivolta parte dalla Sardegna? Per la presenza della fabbrica di bombe della Rwm Italia. “Se la Rai dovesse astenersi dal trasmettere la partita – spiegano i promotori della protesta- darebbe un bel segnale di come i diritti umani valgono più dei diritti televisivi e di come la dignità delle persone, a cominciare da quella delle donne ma anche quella dei lavoratori sardi della Rwm, può essere riscattata con una coraggiosa scelta aziendale”.