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“Giudizio unanimemente critico da parte delle Regioni sulle proposte di legge attualmente all’esame della Camera”: lo ha dichiarato Donatella Spano (Assessore Regione Sardegna), Coordinatrice della Commissione Ambiente e energia della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che ha guidato una delegazione nell’ambito di un’audizione in Commissione Ambiente alla Camera.

“La Conferenza delle Regioni si era già espressa nel 2015 su un testo analogo alle proposte oggi all’attenzione della Camera, sottolineando diverse criticità. Il servizio idrico integrato – ha spiegato Spano – è materia delicata che impone una visione strategica perché investe le competenze di diversi livelli istituzionali e coinvolge in modo evidente le Regioni. Molti passi in avanti sono stati fatti dalla legge Galli del 1994 ad oggi e francamente di tutto abbiamo bisogno tranne che di un rifacimento organizzativo frettoloso o, peggio, di elementi di confusione normativa. Elementi che purtroppo si rilevano in alcuni passaggi delle proposte oggi all’esame della Commissione Ambiente della Camera. I principi di solidarietà, gli obiettivi di risparmio idrico, la priorità di utilizzo per l’alimentazione e il mutuo aiuto tra bacini idrografici – ha proseguito – sono obiettivi già previsti dalla normativa in vigore, in particolare il decreto legislativo 152/2006, e da allora tutte le Regioni hanno attivato politiche sul territorio, con il coinvolgimento degli Enti locali, e investimenti importanti. Oggi c’è una situazione di governance che tutela sufficientemente le risorse idriche anche perché – ha sottolineato l’esponente della Conferenza delle Regioni – siamo riusciti a superare la frammentazione del sistema che prima era organizzato talvolta in maniera troppo parcellizzata. Ci sono indubbiamente aspetti sociali che vanno tutelati e che riguardano la politica tariffaria, in particolare per quanto riguarda le fasce più deboli della popolazione, che possono però tranquillamente essere perseguiti con le norme vigenti. Ma non è possibile – ha concluso – immaginare il sistema senza considerare la rilevanza economica del servizio idrico che ha assoluto bisogno di una gestione industriale”.