Nel Partito democratico di Sassari regna il caos. Al direttivo regionale di domani i dem del Nord Ovest Sardegna rischiano di arrivare con una lista monca per le candidature alle elezioni regionali.

Sino a stamattina i vertici di via Mazzini avevano il problema inverso, perché gli aspiranti consiglieri regionali erano tredici per dodici posti. In pratica, risultava un uomo in più.

A fare richiesta per essere candidati col vessillo del Pd erano gli uscenti Gianfranco Ganau e Valerio Meloni, il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, il segretario cittadino del partito, Gianni Carbini, e il presidente del consiglio comunale di Ozieri, Gianluca Sotgia. Con loro c’erano anche l’assessore comunale di Sassari Antonio Piu e il consigliere regionale uscente Raimondo Cacciotto, che però nelle ultime ore hanno scritto al Pd per annunciare la loro indisponibilità a partecipare col Pd alle elezioni del 24 febbraio. Una scelta dietro la quale ci sarebbero le profonde divisioni tra l’ala soriana del partito e la maggioranza che esprime le segreterie territoriali, ma anche la possibilità, molto concreta, che Cacciotto e Piu trovino posto nella lista civica che il candidato governatore Massimo Zedda starebbe allestendo in proprio. Si tratterebbe di una “lista dei sindaci” in cui troverebbero posto soprattutto amministratori locali.

Sino a stamattina si vociferava che il candidato forte del collegio nordoccidentale per quella lista potesse essere il sindaco di Alghero, Mario Bruno, che però ha annunciato di voler portare avanti la sua esperienza alla guida della città, avanzando già la propria candidatura anche per un eventuale secondo mandato. Spiazzati dalla strategia elaborata prevalentemente lungo l’asse Alghero-Cagliari, i vertici provinciali del Pd starebbero scrivendo a Zedda per intimargli di non candidare consiglieri regionali uscenti o altre figure che abbiano avuto incarichi in rappresentanza del Pd. In caso contrario i dem sono pronti a ritirare la propria lista.