Arrestati una commercialista e un mediatore culturale indiano Favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina, favoreggiamento della permanenza illegale sul territorio dello Stato, truffa, sostituzione di persona. Con queste accuse i Carabinieri della Compagnia di Oristano hanno arrestato stamani una professionista di Oristano e un indiano che avevano organizzato un ingegnoso sistema di sfruttamento dell’immigrazione clandestina. La conclusione arriva dopo diversi mesi di indagine che hanno impegnato i militari dall’aprile del 2017 in una certosina analisi e incrocio di dati che ha permesso di ricostruire l’ingegnoso sistema ideato dai due arrestati, Esmeralda Trogu, 48enne commercialista con studio in via Galleria Omodeo e Balwuinder Kumar, indiano 38enne residente in città, mediatore culturale. La prima è stata portata nella sezione femminile del Carcere di Cagliari-Uta, il secondo ad Oristano-Massama .

I Carabinieri della Compagnia di Oristano, coordinati dal Capitano Francesco Giola, con una certosina attività di intelligence sul territorio oristanese, hanno scoperto che in città arrivavano stranieri in maniera non del tutto chiara, giungendo ad individuare la Trogu e il Kumar come organizzatori di traffici illeciti di esseri umani. Ottenuta l’autorizzazione dalla Procura di Oristano, i militari hanno iniziato a pedinare e seguire i due, fino ad ottenere le prove accolte in toto dal procuratore capo Ezio Domenico Basso e dal sostituto Armando Mammone, che hanno richiesto al Gip Annie Cecile Pinello, che le ha firmate, le due ordinanze di custodia cautelare eseguite stamani. In sostanza l’affermata commercialista e consulente del lavoro, approfittando delle deleghe dei suoi ignari clienti che le permettevano l’accesso alle banche dati degli istituti nazionali, provvedeva a ‘costruire’ il rapporto di lavoro, chiaramente fittizio, per il richiedente extracomunitario. Una volta registrato il contratto di lavoro nelle banche dati dell’Inps, l’extracomunitario riceveva nel suo paese l’invito ad arrivare in Italia.

Quindi si recava al Consolato Italiano di quel Paese e otteneva il regolare visto d’ingresso. Arrivava quindi in Sardegna con il permesso di ‘visto’ per lavoro e poi spariva nel nulla, così come i documenti dai libri contabili delle ignare aziende che lo avevano assunto tramite la Trogu. Kumar aveva il ruolo di procacciatore d’affari: sfruttando la sua posizione di intermediatore culturale, aveva contatti con gli extracomunitari presenti in città ai quali proponeva ‘l’affare’ di far giungere in Italia loro parenti ed amici. Il tutto naturalmente dietro un compenso oscillante tra i 5 e i 10mila euro, pagato prima dell’arrivo in Italia. Una volta sul territorio nazionale gli extracomunitari però sparivano con il documento in tasca. Questi movimento non sono però sfuggiti ai Carabinieri della Compagnia di Oristano che sono andati a fondo su questi aspetti poco chiari degli arrivi in città, documentando e producendo prove per oltre 20 casi, tra i quali numerosi senegalesi, indiani e bengalesi.

I Carabinieri hanno sequestrato numeroso materiale probatorio in casa dei due arrestati. Le transazioni finanziarie e i pagamenti infatti avvenivano con due modalità: in contanti e via money transfert. E’ documentata una transazione dagli Stati Uniti per un ingresso di un cittadino senegalese. L’uomo infatti non aveva i soldi per pagare quanto pattuito con i due arrestati ed ha chiesto ad una zia, residente a New York, l’invio del denaro tramite money transfert. Nelle abitazioni non è stato trovato denaro contante ma sono stati sequestrati estratti conto bancari e carte di credito. Il provvedimento giunge ad un mese esatto dall’operazione della Polizia di Oristano che aveva perquisito l’Ufficio stranieri della stessa Questura.

Alcuni mesi fa infatti era stato notato un flusso anomalo di extracomunitari che arrivavano in quell’Ufficio per richiedere permessi di soggiorno. Alcuni stranieri, due cittadini del Bangladesh, sono arrivati in città addirittura dal Belgio per ottenere il permesso di soggiorno. La Polizia in quel frangente ha denunciato dieci persone alla Dda di Cagliari.

Oristano, permessi soggiorno falsi, arrestati una nota commercialista e un indiano