La casa circondariale “Salvatore Soro” alla quale è stato destinato l’ex terrorista Cesare Battisti, è una struttura di nuova costruzione realizzata nella frazione di Massama in sostituzione della vecchio carcere di Oristano. Inaugurata nel 2012, ha evidenziato sin da subito diversi problemi strutturali mai interamente risolti. Ha una capienza di 260 detenuti, ma il numero viene spesso superato. La casa di reclusione è organizzata in sei sezioni, cinque delle quali destinate esclusivamente ai detenuti in regime di alta sicurezza, che sono mediamente l’85 per cento del totale, e una sola per detenuti comuni.

La popolazione carceraria è composta, in misura maggioritaria, da italiani con condanne lunghe, in regime di alta sicurezza. Non ci sono detenuti col 41 bis nè collaboratori di giustizia. La prevalenza di detenuti in regime di alta sicurezza è stata segnalata come criticità da Antigone, l’Osservatorio per i diritti e le garanzie nel sistema penale. “Tale fattore – spiegano – ha comportato una sostanziale riduzione delle attività trattamentali. L’organizzazione e la quotidianità nell’istituto prevedono uno svolgimento della giornata essenzialmente nelle sezioni detentive e sono predisposte scarse attività da svolgere. Questa penuria ha comportato nel corso del 2016 diverse proteste dei detenuti, nonché una visita del Garante nazionale, che ha individuato una serie di problematiche e delle indicazioni per la direzione”.

Le proteste del 2016 sono culminate in uno sciopero della fame durato oltre venti giorni, al quale aderirono 35 reclusi dell’alta sicurezza: nel mirino il sovraffollamento e le difficoltà per gli incontri con i familiari e il magistrato di sorveglianza. La struttura si trova in aperta campagna, a poche centinaia di metri dalle case della frazione di Massama, ed è raggiungibile con gli autobus del servizio di trasporti urbani del Comune. Può contare su un direttore, che però deve occuparsi anche della Colonia penale di Is Arenas, un comandante del Corpo di Polizia Penitenziaria, sei ispettori, quattro sovrintendenti e 136 agenti. Un organico più volte denunciato come insufficiente dalle organizzazioni sindacali del personale.

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