Il carcere di Massama, a Oristano, aveva già avuto un “ospite” eccellente. A luglio del 2017, infatti, era stato trasferito Massimo Carminati, coinvolto nell’inchiesta di ‘Mafia Capitale’ e già militante nei Nuclei armati rivoluzionari (Nar). Il suo attivo era stato deciso a seguito della revoca del carcere duro disposta dall’allora ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

Il 20 luglio del 2017, i giudici della decima sezione penale del Tribunale di Roma avevano condannato Carminati a 20 anni di reclusione, facendo decadere per lui e per gli altri imputati l’aggravante di associazione mafiosa. Da qui la decisione del Guardasigilli di trasferirlo a Massama in regime di alta sicurezza. La sua permanenza dura circa 14 mesi.

L’11 settembre del 2018 l’ex Nar viene condannato in appello a 14 anni e sei mesi. Pena ridotta, quindi, ma i giudici di secondo grado riconoscono di nuovo l’aggravante mafiosa. Carminati torna dunque in regime di 41 bis, e di conseguenza lascia il carcere di Oristano dove oggi è arrivato l’ex terrorista Cesare Battisti.