“Nei confronti di Battisti è stato eseguito un decreto di estradizione ed è stata compiuta una azione di giustizia doverosa da parte dello Stato, alla quale plaudo. Mi riservo poi di verificare, e di valutare un intervento, se ci siano stati elementi di spettacolarizzazione e se in sede istituzionale sia stato usato un linguaggio aderente alla Costituzione”. E’ quanto sottolinea, interpellato dall’Ansa, il Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, in merito alla gestione del rientro in Italia di Cesare Battisti e più in generale richiamando alla necessità che le istituzioni utilizzino “un linguaggio conforme alla Carta costituzionale”.

“Vorrei che le istituzioni – afferma Palma – conoscessero bene la Costituzione e non usassero un linguaggio che non le appartiene: ‘marcire in carcere’, per esempio, non appartiene alla Costituzione”.

Per quanto riguarda il rientro in Italia dell’ex terrorista dei Pac, “è un esercizio di giustizia nei confronti di un soggetto condannato per gravi reati. Anche l’applicazione dell’isolamento diurno è previsto in sentenza”, specifica Palma, spiegando che “questa modalità prevista dall’articolo 72 del codice penale, comporta che il detenuto non possa partecipare alle attività con altri detenuti e abbia diritto all’ora d’aria ma da solo”.

Quanto a possibili visite del Garante nel carcere di Oristano, “al momento non sono in programma – risponde Palma -. Ne abbiamo fatte due in quella struttura e abbiamo appena pubblicato un rapporto sugli istituti della Sardegna, quindi allo stato attuale non abbiamo in programma nell’immediato altri interventi in quella zona”.