“Sento dei moscerini, un applauso per l’ultimo residuato di comunisti che vivono in Sardegna”. Lo ha detto Matteo Salvini, dal palco di Alghero, ultima tappa del suo tour elettorale in Sardegna, riferendosi a un piccolo gruppo di contestatori nella piazza Pino Piras straripante.

Poi il leader della Lega ha ribadito: “Prima vengono i sardi poi il resto del mondo, a furia di accogliere gli altri non c’è più posto per i nostri giovani che devono andate via da Alghero e dalla Sardegna”.

“Hanno chiuso il nostro diritto alla salute, le strade e le infrastrutture sono messe malissimo, la disoccupazione giovanile è ai massimi”. Secondo Matteo Salvini la Sardegna che l’attuale governo regionale di centrosinistra lascia in eredità è questa.

“Dove governa la Lega, sia nelle Regioni che a livello nazionale, vediamo di passare dalle parole ai fatti”, ha detto dal palco di Alghero, dove è salito insieme al candidato governatore del centrodestra, Cristian Solinas, il coordinatore regionale della Lega, Eugenio Zoffili, e il responsabile del partito per gli enti locali nell’isola, Michele Pais.

Quella di Alghero è stata l’ultima tappa del tour di Salvini nell’isola, prima di salire sull’auto che l’ha accompagnato all’aeroporto da dove si è imbarcato sul volo di linea per Roma.

“Perché votare Lega? Perché chi c’era in passato non ha mantenuto le promesse”, ha detto Salvini mentre oltre 3mila persone lo acclamavano e lo attendevano per un selfie celebrativo. “Dove governiamo, i soldi li usiamo bene e gli ospedali li apriamo invece di chiuderli”.