Lucky, ospite della Tana di Bau da 3 anni

Lo storico canile di Quartu la ‘Tana di Bau’ chiuderà il 25 settembre: è la condanna che, con la delibera n. 1337 del 31 dicembre 2018, l’amministrazione comunale quartese ha inflitto ai 150 cani che da mesi, o addirittura anni, vivono nel rifugio, diventato ormai la loro casa, salvati, nutriti, coccolati e protetti dai loro ‘angeli’, visto la cura e soprattutto l’amore che ogni giorno i volontari mettono nell’accudire questi pelosetti sfortunati, ma che nella sfortuna hanno avuto la ‘fortuna’ di essere capitati proprio in via Marconi n. 533.

“Una struttura che ha riportato risultati straordinari non può essere chiusa, deve essere protetta e sostenuta da tutti noi. Un posto gestito con amore e sacrificio da Elena e dai volontari che credono in quello che fanno e ci mettono anima e cuore”, scrivono così i sostenitori del rifugio nell’evento Facebook creato con lo scopo di far fronte comune contro quella che dai più è ritenuta una scelta sbagliata, dettata da motivi che nulla hanno a che vedere con il bene degli animali (CLICCA QUI PER L’EVENTO FACEBOOK).

Solo nel 2018 il rifugio ha contato 81 ingressi, 85 adozioni e 10 posti liberi. “Non sono certa che gli amministratori quartesi conoscano questi dati – scrive Elena Pisu sulla pagina Facebook del canile – potrei aggiungere anche i cani di proprietà cippati gratuitamente, le sterilizzazioni gratuite dei cani padronali, le sterilizzazioni gratuite dei cani degli ovili, i cani che siamo riusciti a non far entrare nella struttura e la costante sensibilizzazione verso la comunità. Infine, ma non meno importante, voglio ricordare tutti i gatti recuperati dal territorio quartese, sterilizzati, curati, mantenuti e dati in affido”. Gatti, sì, perchè la Tana di Bau è ‘casa’ anche per i felini abbandonati, cuccioli o adulti che siano.

Nonostante tutto questo, la mattina del 13 gennaio Elena Pisu si è vista costretta ad appendere alla porta un foglio, una pagina stampata che per decine e decine di esseri indifesi è diventata una spada di Damocle, ma nè volontari, nè sostenitori hanno intenzione di arrendersi e, oltre all’evento Facebook, hanno lanciato anche una petizione online di raccolta firme, per dimostrare al comune di Quartu quanto questo luogo, questo lavoro, questo impegno quotidiano siano importanti per molte persone e per dar voce ai tanti animali che ogni giorno chiedono solo cibo, acqua e un po’ di affetto (CLICCA QUI PER FIRMARE LA PETIZIONE).