“Ampliare la tutela dei territori estendendo il Piano paesaggistico regionale anche alle zone interne”. E’ la posizione della coalizione di Sinistra Sarda e del suo candidato governatore Vindice Lecis in materia di urbanistica.

“L’adeguamento dei piani urbanistici di tutti i Comuni sardi rispetto a quanto disciplinato dal Ppr del 2006 garantirà organicità degli interventi ammissibili”, spiega Lecis. Che definisce il disegno di legge Erriu mai entrato in Aula, “il maldestro tentativo di addomesticare le tutele dei paesaggi costieri per dare soddisfazione a imprenditori senza scrupoli come Qatar Found o EdilNord, uniti nella attesa di deroghe compiacenti, a partire da quelle immaginate per Mater Olbia”.

Quindi, continua, “la nuova legge urbanistica dovrà essere coerente con gli obiettivi già indicati all’interno del Ppr, eliminando ogni eccezione nelle smagliature normative esistenti, che mostri ai principali centri turistici costieri la convenienza di adeguare i propri Puc e che contrasti l’abbandono dei centri storici con operazioni vantaggiose per le comunità”. Per arrivare a questo obiettivo, conclude Lecis, “serviranno strumenti moderni e originali come l’Agenzia Regionale della Conservatoria delle Coste chiusa da Pigliaru e Paci senza il coraggio di dirlo, e rilanciare il Parco del Gennargentu con il coinvolgimento dei suoi abitanti”.