In questi giorni c’è la sfilata di persone le quali si definiscono di sinistra che con orgoglio ed emozione annunciano la propria candidatura alle regionali nella coalizione “progressisti di Sardegna” capitanata da Massimo Zedda.
Dicono che lo fanno per battere le destre, per fermare il pericolo di Salvini o il populismo di Di Maio e che agiscono in nome dei valori della solidarietà e dell’uguaglianza.
Faccio solo tre nomi di tre persone che molti di voi conoscono e che certo sono impegnate in un orizzonte solidarista, antidiscriminatorio, femminista e per i diritti civili: Marco Boscani, Claudia Sarritzu e Maria Paola Curreli.
Ora assieme a voi, nella stessa coalizione, ci sarà anche questo signore che in questi anni ha smantellato la sanità pubblica, ha assoldato un super manager strapagato per tagliare presidi medici e centri ospedalieri e ha firmato una convenzione con una fondazione di una petrolmonarchia drenando 60 milioni pubblici di euro all’anno per dieci anni per finanziare un ospedale privato e che ha persino tagliato il servizio del 118.
Non aggiungo altro e non tocco le decine di altre azioni vergognose compiute da questa giunta infame a cui il signor Zedda vuole dare solida continuità. So che con questo post mi farò tre nemici non ricavandone nulla in cambio. Ma la verità è rivoluzionaria e il silenzio invece sarebbe stato complice come lo è la loro candidatura.
Cristiano Sabino