“Per la presentazione di analisi quali-quantitative su specifici vaccini utilizzati sul territorio italiano e proposti dal SSN, commissionate dall’associazione a professionisti del settore per dare seguito agli approfondimenti sollecitati nel report conclusivo della Commissione parlamentare d’Inchiesta “Uranio impoverito”, al fine di “controllare la conformità alla scheda tecnica nonché la presenza di componenti non dosati, e di cui non è stato dato conto. Questo obiettivo, già prefissato dalla legge istitutiva della Commissione non ha trovato attuazione a causa delle limitate risorse economiche a disposizione della Commissione”. E’ quanto si evince dal comunicato che Corvelva ha inviato alla stampa, per annunciare la programmazione di una conferenza alla Camera dei Deputati giovedì 24 gennaio.

“I genitori, che in forza – continua la nota – dell’estensione dell’obbligo vaccinale si sono trovati a dover somministrare numerose dosi di detti prodotti farmaceutici ai propri figli, spinti dal principio di precauzione e nell’esclusivo interesse dei bambini, hanno voluto farsi carico degli oneri finanziari per l’attuazione dell’indagine sulla loro conformità, laddove lo Stato non poteva nell’immediato, se pur ritenendolo necessario, provvedere”.

“In un clima caratterizzato – aggiunge – dalla mancanza di dialogo tra istituzioni e cittadini, dimostrato in questi ultimi due anni dal tema cruciale della libertà di scelta in tema vaccinale con la riduzione del dibattito su diritti costituzionalmente garantiti, come l’autodeterminazione e la libera scelta in campo sanitario, allo sterile scontro tra fantomatiche fazioni provax-novax, i risultati delle analisi sono stati finora per lo più ignorati o tacciati di essere “amatoriali”, nonostante le reiterate richieste di apertura di un confronto, anche da parte del Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, Vincenzo D’Anna, alle Autorità preposte al controllo sui farmaci e alla tutela della Salute pubblica”.

“Obiettivi, metodi – prosegue il comunicato – e risultati delle analisi di laboratorio condotte verranno illustrati dalla dr.ssa Loretta Bolgan, la quale ha seguito ogni fase del lavoro svolto; verranno da lei evidenziate le principali difformità riscontrate nei lotti analizzati e le domande aperte che necessitano ulteriori urgenti risposte dalle Istituzioni. La questione dell’obbligatorietà vaccinale continua a essere un tema attuale e sentito per molti cittadini: la legge 119/2017, voluta dal precedente Governo, è a pieno regime, mentre è in discussione in 12ma Commissione del Senato il disegno di legge 770, che prevede un cosiddetto “obbligo flessibile” e giace ignorata la Proposta di Legge di iniziativa Popolare “Sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva”, che ha visto un Comitato Promotore composto da cittadini farsi protagonista di una raccolta firme in tutti i comuni d’Italia e che in sole quattro settimane nel pieno dell’estate 2018, ha raccolto più di 100.000 firme, 75.000 delle quali sono state depositate alla Camera dei Deputati il 20 settembre scorso”.

“La Costituzione Italiana – conclude – sancisce che la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana; la politica ha il dovere di garantire che nessuno venga costretto a subire discriminazione e che nessuno possa essere limitato nel proprio diritto ad esercitare il pensiero critico e la libertà di opinione. Vogliamo pertanto invitare tutti i nostri rappresentanti eletti, che dovranno deliberare sul tema, a partecipare alla presentazione dei risultati, sperando che questa possa essere l’occasione per aprire un dialogo diretto tra legislatore e cittadino che finora è venuto a mancare”.