Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, e i parlamentari Stefania Prestigiacomo (Fi) e Riccardo Magi (+Europa) e il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, sono a bordo della Sea Watch.

“Abbiamo fatto un blitz – annuncia Fratoianni telefonicamente – utilizzando un gommone. Con noi ci sono anche un avvocato e uno psicologo. Ci sentiamo dopo…”.

Intanto prosegue la linea dura di Matteo Salvini. Il titolare del Viminale ha spiegato ieri di star valutando la denuncia dell’equipaggio per favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

Oggi, parlando a Milano il leader della Lega fa sapere: “Ci stiamo lavorando, stiamo valutando nelle prossime ore il fatto che si possa salire a bordo per acquisire tutti gli elementi utili per indagare per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina le persone che aiutano nei fatti gli scafisti”.

“Ne abbiamo visti tanti di ospitati poi a spese degli italiani e di scomparsi in giro per l’Italia. Non c’è un solo motivo al mondo per cui gli immigrati clandestini, tutti maschi, presenti su una nave olandese di una Ong tedesca debbano sbarcare in Italia. Ritengo di applicare le leggi, le regole e il buon senso”, ha poi aggiunto Salvini rispondendo a un’altra domanda sulla disponibilità della Chiesa a farsi carico – attraverso Caritas – dei minori che si trovano a bordo della Sea Watch.

La Procura di Siracusa segue con attenzione il caso della Sea Watch, ma al momento non ci sono elementi per alcun intervento “Non ci risulta – spiega contattato dall’Ansa il procuratore facente funzioni Fabio Scavone – che il comandante della nave abbia risposto alle richieste della guardia costiera su emergenze sanitarie a bordo, né di avere bisogno di cibo e viveri. Hanno soltanto chiesto di potere approdare nel porto di Siracusa e gli è stato risposto negativamente”.

In mattinata il segretario della Cei, monsignor Stefano Russo aveva sottolineato che “pur condividendo che la risposta a un fenomeno così globale come quello migratorio chiama in causa tutti i Paesi europei, il dramma che si consuma davanti alle nostre coste non può lasciarci in silenzio“. “La nostra voce – aggiunge – si unisce a quella della Chiesa di Siracusa, come pure di altre Istituzioni, Associazioni e Comunità impossibilitate a distogliere ancora lo sguardo da queste vittime”.

Intanto Leu denuncia: “Da questa mattina sono a Siracusa per seguire la vicenda dei migranti a bordo della SeaWatch3 a cui da oltre sette giorni viene negato un punto sicuro di sbarco in violazione di norme e convenzioni internazionali. Le autorità italiane continuano ad impedire a me e ad altri parlamentari di salire a bordo. Si tratta di una scelta grave e immotivata”. “Chiedo al Presidente Fico di attivarsi per garantire a membri della Camera dei Deputati che presiede – conclude Fratoianni- di esercitare le loro prerogative costituzionali”.

#Facciamoliscendere è l’hashtag creato sui social network da un gruppo di associazioni e organizzazioni che chiedono lo sbarco dei 47 migranti a bordo della Sea Watch, che si trova a un miglio dalle coste siracusane nella rada di Santa Panagia. L’evento da condividere sui social per invitare il maggior numero di cittadini a dare un segno dell’accoglienza all’equipaggio della nave e ai loro ospiti. Tra i partecipanti anche ActionAid, presente con staff e attivisti a Siracusa. “Accogliamo con molto favore la richiesta della Procura dei minori di Catania di far sbarcare i minori – sottolinea in una nota ActionAid – tuttavia evidenziamo il pericolo di questa opzione politica che si è configurata in altre vicende: crediamo infatti che tutte le persone migranti, inclusi gli uomini adulti debbano avere tutele e accesso ai diritti. Per questo ActionAid chiede che tutte le persone a bordo della Sea Watch vengano immediatamente fatte sbarcare”.