“Air Italy partecipi alla Continuità territoriale rinunciando agli oneri di servizio”. Lo chiedono Filt Cgil e Fit Cisl della Gallura dopo che la compagnia aerea ha annunciato ricorso contro l’assegnazione ad Alitalia delle rotte in continuità territoriale per i tre aeroporti sardi. Per i sindacati è questo l’unico modo che ha di dimostrare la sua concreta intenzione di restare in Sardegna, confermando gli investimenti e i livelli occupazionali.

“Ci saremmo aspettati che decidesse di operare anche senza oneri di servizio, le rotte da e per la Sardegna sono remunerative e generano profitti anche senza il regime di continuità territoriale”, sostiene Gianluca Langiu, segretario territoriale di Fit Cisl Gallura. “L’annuncio del ricorso non allevia le preoccupazioni sull’eventuale smobilitazione di Air Italy da Olbia – conclude – ma allo stesso tempo non ci lascia tranquilli l’affidamento della Ct1 ad Alitalia, viste le vicissitudini finanziarie dell’azienda”.

D’accordo il segretario territoriale di Filt Cgil, Sergio Prontu. “Se Air Italy presenterà un ricorso credibile contro l’affidamento della Ct1, saremo al suo fianco. Auspichiamo che l’azienda, al di là dell’aggiudicazione e del risultato dei ricorsi, presenti un’offerta per operare le rotte dalla Sardegna per la penisola senza oneri di servizio, sono rotte remunerative, può farlo tranquillamente”.