Galtellì ha fatto blocco intorno al suo sindaco Giovanni Santo Porcu che ieri sera, dopo gli episodi di violenza che lo hanno riguardato (prima il raid che gli ha devastato la vigna, poi la fucilata alla finestra del Municipio) ha convocato un Consiglio comunale straordinario. Il primo cittadino ha chiamato a raccolta la comunità per riflettere su quanto è accaduto e per rimarcare che l’amministrazione “non si piega a questa escalation di violenza”.

All’appello hanno risposto molti cittadini, consiglieri di maggioranza e opposizione, e diversi sindaci del circondario. “Un attentato al Municipio è un attentato a tutta la popolazione – ha detto Porcu – tutti dobbiamo sentirci feriti da questo vile atto”. Nel suo intervento il sindaco ha elencato tutta l’attività dell’amministrazione a sei mesi dall’inizio del secondo mandato, rimarcando più volte la trasparenza degli atti. “In paese stiamo portando avanti tante piccole realtà che stanno crescendo col turismo culturale religioso, stiamo dando lavoro con i cantieri verdi, stiamo cercando di fare le cose con impegno e onestà”.

I consiglieri di maggioranza e opposizione hanno letto il documento di solidarietà nei confronti del sindaco e si sono messi a disposizione dei cittadini perché dialoghino con loro quando qualcosa non va. “La chiave per la risoluzione dei conflitti per quanto aspri è sempre e comunque il dialogo – hanno precisato – oltre a condannare questo deprecabile gesto ci poniamo a disposizione dell’ascolto dei problemi della comunità”.

Da più parti è stato sottolineato come mai nella comunità ci si stata qualche avvisaglia che abbia mostrato il malessere sociale che poi è sfociato in violenza. Il parroco del paese Don Ruggero Bettarelli ha parlato di “situazioni di disagio e povertà che si vivono in paese e della collaborazione necessaria per curarle”. Tanti gli interventi dei cittadini: chi ha parlato dell’importanza dell’investimento in cultura sui ragazzi per trovare soluzioni, altri hanno invocato maggiore presenza delle forze dell’ordine.