Dopo aver esordito al Teatro Moderno di Monserrato a fine gennaio, “Mammai Manna”, il nuovo spettacolo di Gianluca Medas, è sbarcato nel fine settimana al teatro dell’Università di Tunisi. Accolto con sorpresa e emozione, ha avuto un grande successo nella capitale del Paese magrebino. L’ispirazione è stata tanta che si pensa già a un partenariato tra le due terre del Mediterraneo.
Mammai Manna, scritto e diretto da Gianluca Medas e realizzato in collaborazione con l’Asmed, è un’opera muta che si compone di danze, musiche e video in bianco e nero. Mentre sullo schermo scorrono il miracolo della nascita, le tentazioni e altre immagini che guidano nella vicenda, sul palco i danzatori ballano. Accompagnata da sola musica, si racconta, così, una storia che accomuna le culture del Mediterraneo, ma anche tutti i popoli di contadini e pastori del mondo.
Gianluca Medas e i protagonisti di Mammai Manna hanno trasmesso al pubblico non solo suggestioni sulla Sardegna, ma anche un nuovo modo di narrare terre antiche. Lo spettacolo, infatti, non è un’opera didascalica sulla Sardegna, ma un susseguirsi di simboli interiori dell’umanità.
Questo modo innovativo di parlare di Sardegna è stato espresso anche nelle opere di Rosanna Ferrau e Veronica Usala che hanno impreziosito la sceneggiatura di Mammai Mamma. La prima ha creato una struttura circolare di luci a led rivestite di plastica, per dare il senso della ciclicità.  Ha costruito, poi, una luna al centro del cerchio rivestita di lana sarda lavorata con tinte naturali che dà l’idea di una luce riflessa. Veronica Usala, invece, ha spiegato lo stretto rapporto tra memoria e innovazione con un arazzo fatto di lana sarda e nastro magnetico.
Tra i volti noti che hanno assistito allo spettacolo, anche l’ambasciatore italiano a Tunisi, Lorenzo Fanara. Il resto del pubblico era composto principalmente dagli studenti dell’Istituto Superiore di Arte Drammatica di Tunisi, che sono rimasti estasiati da questo nuovo modo di raccontare una terra, dalla simbologia, dalla musica, dalle danze, dalle luci e da tutto ciò che è parte di Mammai Manna.
Il giorno dopo lo spettacolo il regista, Gianluca Medas, e le artiste di Villacidro, Rosella Serrau e Veronica Usala, hanno presentato il progetto agli studenti, in un incontro dal titolo “La danza delle mani. Conversazioni e immagini sulla Sardegna”. Numerose le domande poste alle due artiste, che manifestano concretamente le teorie su memoria e tradizione. Tanta, ancora, la curiosità dei giovani allievi sulla realizzazione dello spettacolo (musica, danza, tecnica) e sui luoghi in esso rappresentati, sulla Sardegna.
Dopo la Tunisia, lo spettacolo Mammai Mamma -attraverso il progetto “Gurdones de Sonazos”, che si avvale degli aiuti del bando regionale IdentityLab- sarà presentato allo stesso modo in Libano e Russia. A marzo calcherà le scene di un teatro di Mosca, mentre sarà a Beirut ad aprile.