Il re della droga messicano, 'El Chapo' Guzman, numero uno del Cartello di Sinaloa, e' stato arrestato dalle autorità americane e messicane in Messico, 22 febbraio 2014. ANSA

Le drogava e le violentava: più erano giovani più erano “vitamine” per la sua vita. Dettagli shock emergono dal processo di droga del secolo in corso a New York, quello ai danni di El Chapo, il re della cocaina a capo di un impero da 14 miliardi di dollari. Oltre ad aver stuprato una delle sue amanti, Joaquin Guzman Loera – il vero nome di El Chapo – violentava di routine ragazze giovanissime, anche di 13 anni, e talvolta le drogava prima con “sostanze in polvere”. Una donna conosciuta ‘Comadre Maria’ sottoponeva periodicamente a Guzman foto di ragazze selezionate appositamente per lui: per un costo di 5.000 dollari, le giovanissime prescelte da El Chapo venivano trasferite sulle montagne della Sierra Madre, dove il boss viveva, e stuprate dal boss del narcotraffico e dai suoi uomini. ‘Comadre Maria’ sarebbe stata anche l’intermediaria per il presunto pagamento da 100 milioni di dollari da El Chapo all’ex presidente del Messico, Enrique Pena Nieto. I dettagli shock arrivano mentre la giuria si appresta, a partire da lunedì, a riunirsi per iniziare a deliberare al termine di un processo durato 10 settimane, in cui El Chapo ha parlato in una sola occasione. “Non testimonierò. Mi hanno consigliato questo, e io sono d’accordo” ha detto. La sua difesa in tribunale è stata centrata nel dipingere Ismael ‘El Mayo’ Zambada – il suo partner nel Cartello di Sinaloa – come il vero cattivo mentre El Chapo era dipinto come un esponente di basso livello.