Il reddito di cittadinanza rischia di innescare “una vera e propria guerra tra poveri”. E’ l’allarme lanciato da Cgil, Cisl e Uil nel corso dell’audizione al Senato sul decretone. I sindacati denunciano “la concorrenza” che rischia di crearsi tra nuovi e vecchi precari dell’Anpal (cioè tra i navigator e i lavoratori storici), ma anche “l’effetto spiazzamento” degli utenti dei centri per l’impiego non beneficiari del reddito che potrebbero passare in secondo piano.

I sindacati ritengono inoltre “molto grave” la sospensione per tre anni dell’assegno di ricollocazione per i disoccupati ordinari. In generale, a loro giudizio, il reddito di cittadinanza ha un carattere “ibrido” perché “coniuga in modo improprio la povertà come criterio di accesso e le politiche attive come interventi previsti”.