“Pur comprendendo e condividendo le motivazioni della protesta che i pastori sardi da diversi giorni hanno messo in atto, relativa al costo del latte”, Confesercenti Sardegna, rileva “i forti disagi causati, in particolar modo dal blocco delle strade e delle incursioni nei
porti, che hanno creato non pochi problemi ai commercianti sardi, che, senza alcuna colpa, si trovano a subire ritardi di arrivo delle merci con tutte le conseguenze che ne derivano”.

L’organizzazione sostiene che si tratta di una protesta che “colpisce in modo indiscriminato chiunque, non fa bene a nessuno, soprattutto al comparto degli esercenti che è tra i più sofferenti nell’Isola da diversi anni e che mai ha ricevuto aiuti di alcun genere”.

Da qui la proposta perché la mobilitazione, “seppur giusta venga effettuata nelle sedi
opportune, venga fatta senza creare ulteriori disagi a chi, al pari dei pastori sardi è da sempre inascoltato. Ci aspettiamo da parte dei pastori sardi, un segno di responsabilità”.